trasferta prima delle chiusure

Festa abusiva in un B&B di Verona: tra i 13 multati anche giovani bergamaschi

I residenti in via Santa Maria Rocca hanno segnalato ai carabinieri musica alta, schiamazzi e urla intorno all'una di notte

Festa abusiva in un B&B di Verona: tra i 13 multati anche giovani bergamaschi
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Rumori, schiamazzi e musica ad alto volume. Insomma, i classici indizi di una festa in casa. C’erano anche alcuni giovani bergamaschi tra le 13 persone che nella notte tra sabato 27 e domenica 28 febbraio, a Verona, all’arrivo dei carabinieri hanno provato a nascondersi sotto i letti e negli armadi per scappare alle multe.

Un tentativo tanto goffo quanto malriuscito, tant’è che i militari della sezione radiomobile della compagnia veronese hanno identificato tutti i ragazzi (provenienti da città diverse tra cui anche Brescia e Padova) presenti nell’appartamento in locazione turistica in via Santa Maria Rocca, che sono stati sanzionati per il mancato rispetto delle norme anti-Covid.

Come riportano i colleghi di PrimaVerona, la festa abusiva, a base di musica e alcool, è stata segnalata da alcuni residenti della zona alla centrale operativa intorno all’una di notte. Sempre a Verona venerdì mattina i carabinieri hanno deferito in stato di libertà altri sei ventenni, cinque veronesi e un marocchino, per disturbo del riposo delle persone. Anche loro sono stati pizzicati in un B&B della città, intenti a festeggiare senza mascherina con musica ad alto volume.

I controlli del week end nella Bergamasca

A Zogno sono stati controllati oltre 100 veicoli e alcune centinaia di persone. Diverse pattuglie dei carabinieri sono dovute intervenire per disperdere e multare 41 persone che si erano radunate all'esterno di un locale pubblico. Altri due individui sono stati deferiti all'autorità giudiziaria con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e anche di lesioni. Inoltre, una decina di persone è stata sanzionata per aver violato il coprifuoco.

Infine, i militari dell'Arma hanno multato un locale di Cisano Bergamasco, reo di non aver fatto rispettare ai clienti le distanze di sicurezza interpersonali, e un negozio di Berbenno, colpevole di essere rimasto aperto oltre l’orario consentito.

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