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Un festival di letteratura del lavoro nella fabbrica-monumento di Crespi

Un festival di letteratura del lavoro nella fabbrica-monumento di Crespi
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L’idea è di quelle che convincono non appena la si sente abbozzata. Il che vuol dire che potrebbe diventare una cosa stupenda oppure deludere, certo. Ma l’idea è fondamentale: qui c’è ed è brillante. Il progetto è questo: dar vita a un festival di letteratura del lavoro laddove il lavoro ha dato vita a un monumento architettonico – anche sociologico, se vogliamo -, ovvero Crespi d’Adda. Lo stanno realizzando gli studenti del Liceo Falcone di Bergamo grazie – e qui sta il capolavoro dei significati intrecciati – all’alternanza scuola lavoro. La prima edizione sarebbe a settembre e prevedrebbe incontri con autori, laboratori sul tema della fabbrica. La kermesse nascerà in collaborazione con l’associazione locale Crespi d’Adda, il Comune di Capriate e la Percassi Foundation (il gruppo Percassi ha rilevato l’ex fabbrica).

 

 

La sfida è giovane. Il progetto di alternanza scuola-lavoro è partito a marzo sotto la guida dell’associazione Crespi d’Adda, da anni impegnata per raccontare e valorizzare il sito patrimonio dell’Unesco. Sono all’opera due classi (terza C e quarta C) del liceo Giovanni Falcone di Bergamo, è questo: dare vita al primo Festival di letteratura del lavoro proprio a Crespid’Adda. Il festival si svolgerebbe per due settimane, dal 16 settembre al 2 ottobre, e si rivolgerebbe a turisti, scuole, curiosi e appassionati. Per tutti ci sarà l’occasione di scoprire il villaggio operaio attraverso la letteratura. Punto di partenza i grandi autori che hanno parlato di fabbrica, fin dall’800: Charles Dickens, Karl Marx, Victor Hugo, Emile Zola, Ferdinand Celine e Leone XIII. Immancabili le conferenze con autori contemporanei, critici ed esperti. Poi, come per ogni kermesse che si rispetti, workshop e laboratori. Gli studenti gestiranno alcuni incontri e laboratori, cureranno la campagna di comunicazione e i social network, proporranno letture e visite guidate.

«Ragazzi eccezionali». «Stiamo lavorando con ragazzi eccezionali e questo ci dà grandi soddisfazioni – ha spiegato Giorgio Ravasio, presidente dell’associazione Crespi d’Adda, a L’eco di Bergamo –: l’Italia ha la materia prima per ripartire e per ricostruirsi un futuro ma deve, prima di tutto, tornare a mettere al centro la scuola e la formazione delle nuove generazioni, che vanno educate e abituate alla bellezza e al suo grandissimo valore. Per questo credo che questo progetto dovrebbe essere replicato e diventare materia di studio obbligatoria in tutti gli istituti superiori italiani, perché la tutela del nostro paesaggio diventi azione quotidiana di ciascun futuro cittadino». «Mi piace pensare – gli fa eco Rossella Ferrito, insegnante di letteratura inglese del Falcone – che i nostri studenti tenteranno di cambiare l’immaginario collettivo di Crespi d’Adda: da luogo “produttivo” a luogo “culturale”, per riconsegnare al presente la memoria storica».

Industria da valorizzare. Coinvolta nell’organizzazione del festival anche l’Associazione ArcheologiaIndustriale.net, nella valorizzazione del patrimonio industriale italiano. Tra le presenze già confermate Sandro Danesi, autore de «I Crespi di Crespi d’Adda»; Luigi Cortesi, autore di «Benigno Crespi, una vita»: Wu Ming 2, autore di «Meccanoscritto» e Fabio Isman, di «Andar per le città ideali». Per aggiornamenti, per il programma, pubblicato nelle prossime settimane, fare riferimento al sito www.crespidadda.it. C’è anche una pagina Instagram, Crespi Tales: qui gli studenti del Falcone raccontano, con gli strumenti a loro più congeniali, le tappe della loro esperienza di alternanza scuola lavoro in un sito patrimonio Unesco.

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