Weekend di interventi per il soccorso alpino, tra chi si perde per i sentieri e chi si infortuna
Tre interventi in notturna e due in giornata con numerose attivazioni dell'elisoccorso. Il rifugio e il laghetto Coca i più "pericolosi"
Triplo intervento notturno e doppio in giornata per i tecnici della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino sulle montagne bergamasche. Lo scorso fine settimana i soccorritori si sono attivati più volte per casi di escursionisti che avevano perso il sentiero e per alcuni infortunati. Tutti e tre i casi hanno avuto un finale positivo.
Triplo intervento notturno
I soccorritori sono stati attivati nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 luglio per una donna di 37 anni, caduta nella zona del Laghetto Coca, a quota 2128 metri. Non riusciva a proseguire per un trauma a una caviglia, così alcune persone che erano con lei hanno raggiunto il rifugio e chiamato i soccorsi. La centrale ha attivato le squadre territoriali per eventuale supporto, nel frattempo è arrivato sul posto l’elisoccorso di Sondrio di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza, che ha risolto l’intervento.
Nella notte fra sabato 8 e domenica 9 invece, invece i tecnici sono stati impegnati per due persone, di 40 e 31 anni, che stavano scendendo dal Pizzo Coca insieme a un gruppo di escursionisti e si trovavano lungo il sentiero tra il rifugio e Valbondione. I compagni che erano con loro hanno raggiunto il parcheggio e li hanno attesi, ma quando poi hanno visto che i due tardavano si sono preoccupati e hanno chiesto aiuto. L’attivazione è arrivata poco prima delle 23 e i soccorritori sono riusciti a ottenere le coordinate, le hanno verificate e in poco tempo hanno individuato e raggiunto i due escursionisti, ritrovati sani e salvi.
Nella stessa notte, è arrivato l'allertamento per un ragazzo che aveva perso l’orientamento in località Capovalle, a Roncobello. Il ragazzo era insieme ad altri giovani, si è allontanato ma poi ha perso il sentiero, trovandosi in difficoltà. Allora ha chiamato il 112, chiesto aiuto ed è riuscito a dare le coordinate del posto in cui era. Sono partiti undici tecnici del Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico. Nel frattempo il ragazzo è riuscito a ritrovare il sentiero ed è rientrato. I soccorritori lo hanno raggiunto, hanno accertato che stesse bene e sono rientrati a loro volta. L’intervento si è concluso all’alba.
Al Coca... ancora
La zona del rifugio Coca è stata poi teatro di un nuovo intervento, questa volta poco prima di mezzogiorno di domenica 9, quando una donna del 1958 ha riportato un trauma a una caviglia mentre si trovava tra la baita e il laghetto. È così partito l'elisoccorso, che ha sempre a bordo un tecnico del Cnsas, pronte a partire le squadre per eventuale supporto. Verso l'una a Valgoglio invece una donna ha avuto un malore, mentre stava salendo verso il rifugio Gianpace. È partito l’allertamento e nel frattempo la signora ha raggiunto il rifugio. La centrale ha comunque svolto tutti gli accertamenti sanitari e, verificato che la donna stava bene e non aveva più bisogno di aiuto, l’allarme è rientrato.