Fino a 700 euro per un mese di Cre. Ad Azzano i genitori non l'hanno presa bene
Se ne organizzano diversi, ma per la fascia di età 0-6 anni si parla di 150-180 euro a settimana per via del rapporto tra educatori e bimbi. Visti i pochi iscritti, è stato annullato quello della scuola materna Papa Giovanni XXIII
di Laura Ceresoli
Con la ripartenza dei Cre, i genitori che lavorano possono tirare un sospiro di sollievo. O forse no. Già, perché oltre alle dovute accortezze sanitarie legate all'emergenza Covid, ora si profila una nuova preoccupazione, questa volta economica. A farne le spese saranno in particolare coloro che hanno figli da zero a sei anni. Se lo scorso anno il costo medio era di circa 65 euro a settimana, ora per i centri ricreativi organizzati per i più piccini si chiedono cifre che vanno dai 150 ai 180 euro per cinque giorni. Una bella batosta per molti azzanesi che hanno dovuto rinunciare a iscrivere i propri figli. Così, a causa della carenza di adesioni, la scuola materna Papa Giovanni XXIII è stata costretta per la prima volta a cancellare il suo centro estivo. Resta invece confermato quello del nido «La Stellina».
Già nei giorni scorsi i genitori avevano sollevato un dibattito sulla pagina Facebook «Sei di Azzano San Paolo se...» per sottolineare il proprio disappunto. «Prezzi da asilo privato praticamente - esclama Lana -. Avevo visto qualche campus a quella cifra, ma facevano attività di tutti i tipi, compreso equitazione, nuoto, sport di tutti i tipi. Se un Cre non è alla portata dei genitori, perché fuori dalle ordinarie possibilità, diventa un servizio inutile. Non basta offrire un servizio, bisogna renderlo usufruibile per tutti: 720 euro per quattro settimane, non è un'alternativa ma un lusso per pochi. Ci sono persone che non hanno un solo figlio, magari ne hanno anche tre. Ne mandi uno e gli altri li lasci a casa?».
Una delle principali cause di questo aumento esponenziale dei costi è legato al numero di educatori che dovranno seguire piccoli gruppi. Ne servirà uno per ogni cinque bambini tra i 3 e i 5 anni, uno ogni sette bambini tra i 6 e gli 11, uno ogni dieci ragazzi tra i 12 e i 17 anni. In questi giorni la giunta De Luca ha approvato un contributo economico...