Finti operatori dell'acqua a Covo cercano di entrare nelle case: l'allarme del Comune
La scorsa mattina (martedì 17 giugno), diversi cittadini hanno segnalato individui sospetti con atteggiamenti insistenti

Allarme truffe ieri (martedì 17 giugno) a Covo, dove a diverse porte si sono presentati dei finti operatori del servizio idrico, che con una serie di scuse hanno cercato di entrare nelle abitazioni.
Con molta probabilità, per poi distrarre i proprietari e rubare ciò che di valore c'era all'interno. Tentativi che, però, non sono andati a buon fine, generando però preoccupazione in paese, con il Comune ad avvisare i cittadini di non fidarsi e fare attenzione.
Atteggiamenti sospetti
Alcuni individui, come riportato da PrimaTreviglio, in mattinata si sono presentati a diverse abitazioni del paese fingendosi operatori , con la scusa di dover eseguire verifiche tecniche all’interno delle case. L’obiettivo, come spesso accade in questi casi, è quello di guadagnare la fiducia del residente per introdursi in casa e derubare oggetti di valore o denaro.
Le prime segnalazioni sono arrivate da persone che, insospettite dall’atteggiamento insistente dei finti tecnici, hanno rifiutato l’ingresso e avvertito le forze dell’ordine. Al momento non risultano furti consumati, ma resta alta l’attenzione da parte delle autorità.
L'avviso del Comune
A seguito dell’accaduto, l'Amministrazione ha lanciato un appello urgente alla cittadinanza: «Raccomandiamo la massima attenzione, soprattutto per le persone anziane che potrebbero più facilmente cadere in trappola. Nel caso in cui dovessero presentarsi presso la vostra abitazione persone sospette che si qualificano come tecnici o operatori dell’acqua, non aprite la porta e avvisate immediatamente le forze dell’ordine».
I cittadini sono stati così invitati a verificare sempre l’identità di chi si presenta alla porta, a non far entrare sconosciuti, e a chiamare direttamente i numeri ufficiali del gestore idrico in caso di dubbi, oppure quello di emergenza per segnalare delle attività sospette.