Il tribunale di Reggio Emilia ha condannato ieri (martedì 21 giugno) in abbreviato un 23enne bergamasco a 3 anni di reclusione e 16 mila euro di multa per aver adescato una minorenne online, fingendosi un fotografo di moda, ed avergli chiesto immagini sempre più spinte.
Gli episodi risalgono al 2019: all’epoca il condannato, 21enne, aveva notato alcune foto della ragazzina 16enne sui profili social e l’aveva contattata, fingendosi un fotografo professionista e chiedendole immagini da inviare ad importanti aziende di moda: all’inizio voleva solo foto di viso, mani e piedi, poi era passato a quelle in biancheria intima ed infine a quelle senza vestiti in atti di autoerotismo. Era arrivato addirittura a contattarla tramite profilo social falso, fingendo di essere un’altra vittima di nome Elena e consigliandogli di assecondare le sue richieste. Quando ormai aveva inviato diversi scatti, la giovane però ha deciso di raccontare tutto alla madre, che l’ha accompagnata in questura a sporgere denuncia.
Le forze dell’ordine sono così risalite al bergamasco, a cui è stata perquisita l’abitazione e sono stati sequestrati due cellulari. Il computer, invece, era già stato sequestrato dalla Procura di Bologna per un’altra vicenda. La 16enne ed i genitori si sono rivolti all’associazione anti-pedofilia “La Caramella buona” ed insieme alla onlus si sono costituiti parte civile.
Nella giornata di ieri, oltre alla condanna a 3 anni, il gup ha deciso di comminare all’imputato una multa da 16mila euro, l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e perpetua dagli incarichi di curatela. Sono stati inoltre disposti il pagamento di una provvisionale di 10 mila euro per la ragazza, di 2 mila per ognuno dei genitori e di mille per “La Caramella buona”, oltre al risarcimento in sede civile. Al giovane sono state riconosciute le attenuanti generiche perché incensurato ed a suo carico risulta aperto un altro procedimento penale a Forlì per adescamento di minori, nel quale il pm ha già chiesto il rinvio a giudizio e si attende l’udienza preliminare. L’avvocato del 23enne ha annunciato il ricorso in Appello.