Forti piogge: Serio esondato a Villa, box allagati a Seriate. Cede un traliccio a Nembro
Bloccati la Dossena-San Pellegrino, la San Pellegrino-Vetta, le strada per la Val Serina e per la Val del Riso, quella da Gazzaniga ad Orezzo
Dopo la decisione di chiudere un’altra volta le scuole superiori (e degli istituti di ogni ordine e grado in alcuni Comuni) per la giornata di oggi, giovedì 10 ottobre, la situazione meteorologica sta impensierendo, ma fortunatamente senza emergenze paragonabili agli allagamenti dello scorso 9 settembre. E le precipitazioni sono in via di esaurimento.
Le segnalazioni
A preoccupare in particolare è la portata del fiume Serio: intorno alle 10.30 è stato chiuso in entrambe le direzioni e al passaggio dei pedoni il ponte di Seriate. Allagate numerose strade del centro storico di Seriate: in via Cerioli numerose cantine e box sono stati sommersi dall’acqua.
Chiusa anche il ponte Bellora che collega Cene a Gazzaniga, e a Leffe via Piave sotto piazza Libertà (zona supermercato Conad).
Nella zona di Nembro due tralicci dell’alta tensione sono caduti verso il fiume (e non sulla vicina strada statale), restando a lungo in bilico. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e i tecnici di Enel per la rimozione. A Ponte Nossa allagati i magazzini dell'Info Point centrale di Promoserio.
Chiusa la strada da Gazzaniga ad Orezzo per estese fratture sulla strada. Per raggiungere la frazione dal centro del paese bisogna scendere sino a Nembro e da qui risalire per Selvino e poi Ganda. Un giro di quasi 20 chilometri.
Con un post su Facebook, il sindaco di Dossena Fabio Bonzi ha avvertito che «a causa di una frana», la strada provinciale Dossena-San Pellegrino Terme è bloccata all'altezza del Bosco Merlone. I tecnici della provincia sono stati contattati per un intervento urgente.
Brembo in piena, osservato speciale a San Giovanni Bianco. Dalle 10.30 è chiuso il tratto di via Lungobrembo Arlecchino che dal ponte Nuovo arriva fino al ponte Vecchio, per il rischio di esondazione del fiume, ormai ai limiti. Divieto di parcheggio su tutto via Arlecchino, nei pressi dei giardini comunali e del palasport. All’opera i volontari di Protezione civile che stanno posando paratie anti esondazione.
Inagibile per frana, a San Pellegrino anche la strada comunale che porta a Botta, Aplecchio e Vetta.
Alberi a Bracca, interrotta la strada per la Val Serina.
Franato un muretto sulla Laxolo-Brembilla, si viaggia a senso alternato.
In mattinata è stato chiuso il ponte nei pressi della sede Asl di Albino e anche il ponte romano per accedere a Nembro dalla Tribulina. Allagamenti sulle strade a Casnigo sulla strada statale 671 tra Somet e Ponte del Costone. Chiusa la strada che porta al Santuario di San Patrizio a Colzate. Frana anche a Gorno sulla strada provinciale nei pressi dell’officina Forlani: al momento isolata la val del Riso. Tre vallette esondate anche ad Ardesio.
La situazione ad Ardesio
La provinciale della Val Seriana tra Albino e Ponte Nossa
Chiusa la strada per il Santuario di San Patrizio
Pista ciclabile invasa dal Serio
Stamattina quattro squadre della Protezione civile Aib Valgandino hanno lavorato per sistemare gli smottamenti verificatisi sulla strada per il monte Farno e in via S. Lorenzo a Cazzano S. Andrea. Assicurati interventi anche per uno mottamento a Leffe in via Lucchini, taglio di piante sulla Provinciale 671 a Mele di Casnigo, svuotamento di uno scantinato allagato a Cazzano e di una fabbrica in via Cav. Martinelli a Leffe.
In città e verso il Sebino
Vigili del fuoco in azione per rimuovere un albero pericolante in Città Alta. Per il momento il torrente Morla è sotto il livello della piena dei giorni scorsi. Il sottopasso della stazione è stato chiuso: la parte di camminamento esterno è bloccata per la caduta di un albero. Sul posto i vigili del fuoco per la rimozione della pianta e la messa in sicurezza.
Chiusa la statale 42 fra Pianico e Costa Volpino per l’esondazione del torrente Oneto nel comune di Pianico che ha allagato uno dei tunnel della statale. Il traffico è stato momentaneamente deviato lungo le strade interne dei comuni dell’alto Sebino.
Val Imagna
Allagato già ieri il santuario della Cornabusa: il laghetto dietro l’altare è esondato e l’acqua ha raggiunto in pochi minuti il cancello d’ingresso della grotta.
Come quelli che si stupiscono che ogni tanto il Serio si porta via un tratto di ciclabile costruita in riva al fiume. Ma siete normali? Ma lo sapete cos'è un fiume o no?
A me francamente hanno rotto le scatole sia quelli che "è colpa del cambiamento climatico" sia quelli che "non hanno pulito i tombini". I primi hanno la scusa pronta per giustificare ogni incapacità ed errore di pianificazione, i secondi vedono il dito e non la luna. Va bene pulire i tombini, ma la verità è che si è COSTRUITO TROPPO! I corsi d'acqua sono stati ristretti o tombinati. Ovvio che prima o poi si riprendano il loro spazio. E noi in questo giorni abbiamo una amministrazione che demolito il palazzetto dello sport, sta costruendo la Gamec SOPRA LA MORLA!!!!!!! SOPRA LA MORLA!!! NEL 2024 FACCIAMO ANCORA QUESTE COSE ASSURDE. E poi la colpa è della bomba d'acqua o del tombino intasato. Come no.
Con i 49 milioni di euro di Salvini, si potevano fare tante cose. Anche con i soldi del ponte sullo stretto. Con la cannabis (quella vera xò) legale. Ma a voi piace così. Commentate per nulla.
Non mi sembra il momento opportuno per commentare con alcune "battute". In ogni caso, chi ha la pretesa di individuare una sola causa per i gravissimi danni provocati da continui episodi di drammatico maltempo, sbaglia. Purtroppo le cause sono molte (compresa quella individuata da Francesco) e molto complesse.
Sig. Francesco lo dica ai verdi, ecologisti vari...