Passare da 20 a 18 formazioni

Per fortuna che c’è l’Atalanta Altrimenti sai che noia la Serie A?

Per fortuna che c’è l’Atalanta Altrimenti sai che noia la Serie A?

Una volta, il nostro era il campionato più bello del mondo. I migliori calciatori sognavano di giocare in Serie A e le grandi squadre italiane vincevano tutto in Europa. Ultimamente qualcosa è cambiato, soprattutto dal punto di vista della competitività interna. Guardiamo la classifica: c’è un gruppo corposo di squadre che lottano per lo scudetto e per un piazzamento nelle coppe europee (Juventus, Roma, Milan, Napoli, Lazio, Atalanta, Torino, Inter e Fiorentina); in fondo, invece, ci sono Empoli, Crotone, Pescara e Palermo che si fanno la guerra nella speranza di non retrocedere in Serie B. E tutte le altre?

In mezzo, tra questi due gruppi, ci sono sette squadre che, numeri alla mano, non hanno più nulla da chiedere al loro campionato. Sono formazioni con un margine rassicurante sulla zona retrocessione, ma troppo lontane dal sesto posto. E questo è un male: un incontro tra due di queste squadre avrebbe (quasi) il valore di un amichevole, inaccettabile per un torneo che non è ancora arrivato al giro di boa.

 

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La soluzione è semplice, ma se ne parla solo ogni tanto, magari quando viene eletto il nuovo presidente della FIGC per poi lasciar cadere l’argomento nel dimenticatoio. Parliamo della tanto auspicata riforma dei campionati. In Italia, il calcio professionistico è composto da Serie A (20 squadre), Lega B (22) e Lega Pro (60). Forse, un netto ridimensionamento del numero delle squadre potrebbe essere utile alla causa, con il numero dei partecipanti alla Serie A che potrebbe scendere a diciotto.

Una decisione di questo tipo renderebbe sì la vita difficile ai club di medio-bassa classifica, ma riporterebbe sicuramente un po’ di competitività al campionato ed eviterebbe situazioni di classifica come quella di quest’anno. Un modello, in questo senso, è quello tedesco: 18 squadre, le ultime due retrocedono e la terzultima gioca uno spareggio con la terza classificata della seconda divisione. Un sistema decisamente interessante.

Insomma, fortunati i tifosi dell’Atalanta. Il campionato straordinario che sta facendo la squadra di Gasperini (ricordiamolo nonostante le recenti due sconfitte: la classifica dice sesto posto) permette di continuare a sognare in una qualificazione all’Europa League. Il risultato? Ogni partita è ancora un mix di emozioni. Non possono certo dire lo stesso i tifosi di Sampdoria, Genoa, Chievo o Udinese, per citarne alcune. Certo, potersi considerare già (quasi) salvi a dicembre è per molti un lusso, atalantini compresi. Anche se, in fondo, essere fuori da qualsiasi gioco prima ancora del girone di ritorno non è poi così divertente.