Sotenibilità

Bella notizia: fra Isola di Fondra e Moio de' Calvi non si farà la centralina idroelettrica

Pubblicata la Determinazione della Provincia che archivia definitivamente la domanda della società Aedes per la quale era insorta l'Alta Valle Brembana

Bella notizia: fra Isola di Fondra e Moio de' Calvi non si farà la centralina idroelettrica
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di Giambattista Gherardi

In apparenza uno dei tanti documenti vergati in perfetto burocratese, in sostanza la certificazione, nero su bianco, di uno scampato pericolo per l’ambiente e il fiume Brembo in Alta Valle Brembana. È stata pubblicata all’albo pretorio della Provincia di Bergamo la Determinazione nr. 119 del 27 gennaio 2020, firmata dalla dirigente Immacolata Gravallese del settore Ambiente, aree protette, biodiversità e paesaggio, che archivia l’istanza di valutazione di impatto ambientale del progetto per un nuovo impianto idroelettrico ipotizzato dalla società Aedes di Pietro Spatti & C. nel tratto di fiume fra Isola di Fondra e Moio de’ Calvi.

Un progetto che negli ultimi mesi aveva animato non poco le discussioni, con una chiamata a raccolta di valligiani e turisti effettuata anche attraverso la pagina Facebook “Comitato per lo sviluppo sostenibile dell’Alta Val Brembana”. La notizia era nell’aria da alcuni giorni, al punto che sabato 25 gennaio, giornata nazionale di sensibilizzazione indetta da Legambiente denominata “La protesta dei pesci di fiume”, era diventata occasione per un flash mob di anticipata soddisfazione. «La nostra storia - hanno spiegato coloro che hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica il pericolo in atto - è un po’ quella della valle. Siamo persone che hanno a cuore gli equilibri e la salute di questo delicato territorio, perché ci viviamo o ci veniamo in vacanza, o ancora perché con il nostro lavoro diamo un contributo alla prosperità della comunità. Le dinamiche attuali non tengono in considerazione le peculiarità locali, l’identità di un territorio e di una comunità, le esigenze e i fragili equilibri raggiunti nel tempo da un paziente lavoro di tutti, che ha portato a una convivenza con l’ambiente magnifico che ci ospita; convivenza in equilibrio dinamico, che ci permette di vivere in un contesto straordinario, minacciato ogni giorno da interessi “nazionali” o commerciali. Noi teniamo a che questa convivenza, frutto del lavoro e della passione di tutti, possa portare alla nostra valle i maggiori benefici possibili; siamo punto di riferimento per chi non riesce a far sentire la propria voce come singolo, nei confronti delle pressioni per lo sfruttamento indiscriminato delle risorse uniche e purtroppo non inesauribili che la natura offre al nostro territorio».

La domanda di derivazione per una nuova centralina (corredata da istanza di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità) risaliva al settembre 2015 e prevedeva una portata massima di 2.500 litri al secondo e media di 1.048 litri al secondo, utile a produrre, su un salto di 214,80 metri, la potenza nominale media di kW 2.206,96. Dopo un adeguamento progettuale, richiesto nel marzo 2018 dagli enti delegati alle varie autorizzazioni, fra settembre e novembre 2019 sono state presentate quattro distinte eccezioni da parte del Comitato, mentre i pareri degli enti intervenuti alla Conferenza di Servizi «hanno evidenziato numerose criticità ambientali e tecniche sulla proposta progettuale».

Un quadro che ha imposto al proponente di richiedere l’archiviazione dell’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale, ora definitivamente approvata. Al già cospicuo sistema idroelettrico dell’Alta Valle Brembana (si pensi ai soli bacini che servono alla Centrale di Carona e alle centrali e centraline già disseminate in tutta la Valle) non si aggiungerà quindi una nuova derivazione, e l’acqua continuerà a scorrere in una zona, quella fra Isola di Fondra e Moio de’ Calvi, cara anche pescatori e agli appassionati del rafting, che qui segnalano le rapide denominate “Ciclista Volante” e “Parabola del Prete”. Forse un primo passo per un nuova consapevolezza ambientale e turistica: il futuro, soprattutto in montagna, è sostenibile.

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