Gol in tuffo di Cristante la Dea vince (1-3) a Palermo
L'Atalanta sfida il Palermo allo stadio ”Renzo Barbera”. Ecco le formazioni ufficiali annunciate dagli allenatori.
PALERMO: 1 Posavec; 3 Rispoli, 6 Goldaniga, 12 Gonzalez (cap.), 97 Pezzella; 25 B. Henrique, 28 Jajalo, 18 Chochev; 11 Embalo, 30 Nestorovski, 8 Trajkovski.
A disposizione: 55 Marson, 58 Breza, 2 Vitiello, 4 Andelkovic, 14 Gazzi, 15 Cionek, 19 Aleesami, 20 Sallai, 22 Balogh, 23 Diamanti, 44 Sunjic, 89 Morganella.
Allenatore: Diego Lopez.
ATALANTA: 1 Berisha; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 24 Conti, 19 Kessié, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 29 Petagna, 10 Gomez (cap.).
A disposizione: 31 Rossi, 91 Gollini, 4 Cristante, 6 Zukanovic, 7 D’Alessandro, 9 Pesic, 33 Hateboer, 43 Paloschi, 77 Raimondi, 87 Mounier, 88 Grassi, 95 Bastoni.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.
ARBITRO: Daniele Orsato (Schio). Assistenti: Gianmattia Tasso (La Spezia) – Rodolfo Di Vuolo (Castellammare di Stabia).
Quarto ufficiale: Stefano Del Giovane (Albano Laziale).
Arbitri addizionali: Marco Guida (Torre Annunziata) – Antonio Di Martino (Teramo)
Due sfide prima di un trittico da paura (Napoli-Fiorentina-Inter, la prima e l'ultima in trasferta) che diranno molto del destino prossimo nerazzurro. Ma attenzione a non sottovalutare gli impegni con Palermo e Crotone. Questo sembra essere, bello chiaro, il messaggio di Gian Piero Gasperini, che nel primo pomeriggio di sabato 11 febbraio ha parlato in vista della partita di domenica 12 di scena allo stadio Renzo Barbera di Palermo alle ore 15. I rosaneri sono invischiati nelle parti bassissime della classifica e sperano in un miracolo per riaprire la sfida salvezza. Pensare di aver già vinto sarebbe un grave errore.
Dal Palermo a Palermo, un girone dopo. «Le partite sono tutte da giocare, non abbiamo già in tasca i tre punti. Contro il Palermo è da giocare, così come il Crotone. Possiamo e dobbiamo vivere il presente senza affanno, con più serenità, valutando la situazione volta per volta. All'andata avevamo toccato il punto più basso (sconfitta interna per 0-1 dopo il brutto ko di Cagliari, 3-0, ndr), ma era stato anche un punto di svolta. Da allora è passato un girone, dovremo andare a Palermo consapevoli delle difficoltà che ci potrà creare l'avversario ma anche convinti della nostra classifica».
Niente cali di tensione. Come ci ha abituati, il tecnico nerazzurro non è solito nascondersi dietro a un dito e non usa mezzi termini per spiegare la stagione difficile che sta vivendo il Palermo: «Loro si giocano tanto domani. Noi andiamo là convinti della nostra classifica, mentre per loro è una delle ultime spiagge, però quest'anno hanno fatto veramente molti danni. Potevano avere una classifica migliore, ma questa è il frutto delle partite giocate fino adesso, il frutto dei risultati. È difficile raddrizzare la situazione in questi casi». Ciò non significa, però, che le motivazioni dei palermitani valgano più di quelle nerazzurre: «Il Palermo giocherà per fare punti, ma noi dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi. Le nostre motivazioni non saranno inferiori alle loro. Dovremo cercare di esprimerci come sappiamo fare per alimentare la classifica e servirà un giusto equilibrio».
Zero calcoli, tutto campo. Le partite contro Palermo e Crotone fanno da anticamera a un trittico che dirà molto sulle ambizioni europee dell'Atalanta. Gasperini lo sa: «In questo momento dobbiamo cercare di mantenere la testa più libera possibile, non fare nessun genere di calcoli e pensare solo al nostro modo di esprimerci in campo. Restiamo quindi concentrati solo sulla partita e guardiamo meno alla classifica. Sarebbe importante riuscire a vivere il presente con meno affanno e più serenità».
Tra vecchi e nuovi. Si passa poi a parlare di campo e formazioni: «Tra Toloi, Zukanovic e Masiello decido di volta in volta chi schierare. In quel reparto anche Bastoni è quasi pronto per essere considerato in pianta stabile tra i possibili titolari. Credo sia un reparto molto completo. Migliaccio si è appena fatto male in allenamento quindi non sarà dei nostri». Per un veterano che manca, tanti nuovi pronti a dare il loro contributo se chiamati in causa: «Cristante, Hateboer e Mounier sono arrivati con l’obiettivo di giocare e prendersi il loro spazio, ma la squadra è già definita nella parte iniziale. Valutando invece sul lungo, tenendo conto che ci attendono ancora molte partite, i nuovi possono entrare e diventare determinanti. Purtroppo Konko e Dramé si allenano ancora in differenziata e per fortuna ci sono Conti e Spinazzola che hanno una continuità fantastica: si parla poco di loro ma sono fondamentali»
Nessun occhio di riguardo per i diffidati. Conti e Spinazzola incassano il complimento, ma Gasp, come sempre, ci tiene a elogiare il gruppo: «Il vero leader di questa squadra è la squadra, tutto il gruppo. Il Papu Gomez è sicuramente un valore aggiunto dal punto di vista tecnico, ma sono leader tutti, anche quelli che non giocano e chi porta qualcosa d’importante a livello di squadra». Per questo motivo il mister non ha intenzione di tenere fuori dal campo nessuno dei quattro diffidati, ovvero proprio Gomez, Kurtic, Masiello e Kessié: «Non verranno esclusi perché diffidati, nel girone di ritorno è normale si accumulino le ammonizioni».
A Palermo da ex. A Palermo, Gasperini ci è stato sia da calciatore che da allenatore. Due esperienze molto diverse, come ha sottolineato lui stesso: «A Palermo i ricordi migliori sono da giocatore, da allenatore fu un periodo molto difficile della mia vita calcistica. Ero partito bene, con tanto entusiasmo perché per me rappresentava un tuffo nel passato. Poi però ho vissuto un periodo difficile, anche dal punto di vista personale, non soltanto tecnico. Non è stata la mia miglior esperienza anche come prestazioni della squadra che allenavo».