Stretta di mano

Gemellaggio tra Bergamo e Bucha: le immagini dell'accordo tra le due città

Il sindaco Gori ha proposto la creazione di una rete di comuni e imprese italiane per aiutare la ricostruzione in Ucraina

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Bergamo e Bucha sono ufficialmente città “gemelle”: la sottoscrizione del protocollo tra le due città è avvenuta nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 22 giugno, con i sindaci Gori e Fedoruk a siglare un accordo di collaborazione per i prossimi tre anni.

La firma è arrivata alla conclusione dei due giorni di visita del primo cittadino in Ucraina, sostenuta dal Consiglio comunale di Bergamo, il cui voto favorevole ha impegnato il sindaco a concludere l’iniziativa di collaborazione. Due giorni molto intensi, iniziati ieri con la visita a Bucha – in particolare all’asilo Arcobaleno, distrutto dalle truppe russe e alla chiesa di S. Andrea Apostolo (dove sono ricordate le 460 vittime dell’occupazione) -, per proseguire con gli incontri con Fedoruk e il governatore dell’Oblast’ di Kiev, Kuleba.

Bergamo, anche grazie all’opera di Cesvi, aiuterà a riattivare i servizi per l’infanzia e gli asili, tre dei quali rasi al suolo dai soldati del Cremlino durante l’occupazione militare dei mesi scorsi. Gori ha anche annunciato che, su richiesta del suo omologo, proverà a coinvolgere l’Ordine degli Architetti di Bergamo in attività di consulenza sui piani urbanistici che accompagneranno la fase di ricostruzione della città.

Nella giornata di oggi, il sindaco di Bergamo ha incontrato, sempre accompagnato dal presidente onorario di Cesvi Maurizio Carrara, anche il giovane ministro delle finanze Sergii Marchenko e il primo cittadino di Kiev e coordinatore dell’associazione dei comuni ucraini, Vitaly Klitschko, ex campione mondiale dei pesi massimi di boxe, con il quale ha avuto un colloquio di oltre un’ora: si è parlato soprattutto della guerra in corso, rispetto alla quale Klitschko ha sostenuto la necessità di opporre resistenza alla volontà imperialistica del regime russo e l’importanza del concreto sostegno da parte dell’Italia e dell’Unione Europea, oltre che dell’importanza di attivare progetti di cooperazione tra città.

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Marchenko e Gori
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«Vorrei ringraziare il sindaco di Bergamo - ha commentato il primo cittadino di Kiev - per il supporto che ci arriva dall’Italia, soprattutto aiuti umanitari ed economici. Oggi è molto importante unire tutti i nostri amici e tutto il mondo democratico intorno al nostro Paese. Certamente siamo molto interessati a sviluppare progetti di cooperazione per la nostra regione: oggi Kiev ha bisogno di assistenza nell’implementare programmi per ripristinare e sviluppare i servizi all’infanzia e quelli educativi, istituzioni sociali e mediche».

Gori ha ipotizzato il coinvolgimento di una rete di Comuni, imprese e soggetti del terzo settore a supporto delle città ucraine per favorirne la ricostruzione e la ripartenza: «Credo che la cooperazione tra città sia molto importante - ha affermato Gori - e spero che altre municipalità italiane e ucraine vogliano seguire la strada tracciata da Bergamo e Bucha, se possibile con il sostegno dell’Anci. Proporremo al Governo di dedicare a questa forma di cooperazione una parte delle risorse che l’Italia ha deciso di dedicare al sostegno dell’Ucraina».

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