Offese sessiste all'arbitra 16enne, cacciato papà ultrà: niente più partite per lui
Il brutto episodio in occasione della partita tra Bagnolo e Rivoltana la scorsa domenica 3 novembre. Condanna delle Amministrazioni
Un episodio discutibile quello capitato la scorsa domenica 3 novembre al centro sportivo di Bagnolo Cremasco, quando nella partita di calcio provinciale under 15 contro la Rivoltana un genitore ultrà ha insultato pesantemente l'arbitra 16enne.
La ragazza l'ha ignorato e ha continuato a svolgere il suo ruolo, mentre lui è stato allontanato dagli spalti e non potrà più assistere alle partite.
Insulto sessista all'arbitra
La partita, come riportato da PrimaTreviglio, era arbitrata dalla giovane della sezione Aia di Crema, che è diventata da quest’anno direttore di gara. Durante il secondo tempo, attorno al 15esimo minuto, è stata oggetto di un pesantissimo insulto sessista, giunto dagli spalti. Un uomo, poi individuato, contrastando la decisione da lei presa, ha pronunciato una frase irripetibile nei suoi confronti, suscitando lo sconcerto di tutti i presenti, che erano visibilmente sconvolti.
La condanna delle Amministrazioni
Subito entrambe le Amministrazioni comunali, sia di Rivolta d’Adda che di Bagnolo Cremasco, hanno espresso una decisa condanna dell’increscioso episodio con una relativa posizione ufficiale, condivisa poi sui canali social.
L’ Amministrazione comunale di Rivolta, il tavolo delle Pari Opportunità e la Consulta dello Sport «condannano e si dissociano fermamente da qualsiasi forma di insulto e violenza in generale e, nella fattispecie, in campo sportivo. Nel caso in questione si tratta di insulti sessisti, ma in ogni altro caso queste cose non devono più succedere. È necessario che l’educazione parta dagli spalti, per dare il buon esempio e far tornare lo sport ai valori di cui è sempre stato caratterizzato».
Stessa linea di pensiero anche per l’Amministrazione di Bagnolo, guidata da Doriano Aiolfi: «L’ Amministrazione comunale si dissocia da quanto purtroppo è accaduto alla giovane arbitro, che stava svolgendo il suo lavoro presso il nostro centro sportivo - ha dichiarato -. In nessun modo deve venire meno il rispetto in un contesto di crescita per le nostre nuove generazioni. Certi commenti volgari, sessisti e offensivi, figli di una corrente di pensiero maschilista e patriarcale, non possono e non devono ancora nel 2024 avere terreno fertile».
Genitore-ultrà cacciato
Il Comune ha poi proseguito esprimendo vicinanza e solidarietà alla ragazza, rendendosi disponibile per individuare il responsabile, sperando che questo spiacevole episodio non la scoraggi nel proseguire la sua passione. Il genitore-ultrà responsabile dell’insulto, dopo l'accaduto, è stato poi zittito dagli spettatori in tribuna ed espulso mentre l’arbitra, seppur giovanissima, ha dato prova di autocontrollo e serietà.
Anche il direttore generale dell’Us Bagnolo, Renzo Verdelli, ha condannato in modo grave l’accaduto a nome della società, invitando il genitore a non presentarsi più sugli spalti: «Si tratta di un episodio increscioso - ha spiegato - che tutti noi condanniamo senza esitazioni. Il provvedimento che possiamo adottare nei suoi confronti è dichiararlo una persona indesiderata».
Ennesimo esempio di degrado portato dal mondo del "pallone", sarebbe ora di darsi una ridimensionata
Se fossi il padre della ragazza arbitra cercherei per terra e per mare il deficicentone e gli farei passare il peggiore quarto d'ora della sua vita!!!
Il tizio in questione deve uscire dal campo in manette, con denuncia per ingiurie e diffamazione, e conseguente robusto indennizzo in danaro... se gli tocchi il portafoglio diventano tutti agnellini.
...dopo ci meravigliamo degli adolescenti problematici! l'esempio sbagliato arriva dai genitori!!! BEN GLI STA, gli avrei fatto pulire i bagni degli spogliatoi con la... cosi la prossima volta ci pensa due volte a imprecare contro l'arbitro/a.