Le indagini

Già scarcerati i due arrestati a Casazza in seguito all’omicidio di Mykola Ivasiuk

Il gip non ha convalidato il fermo dei due uomini, avvenuto lunedì 19 agosto dopo l’aggressione al 38enne ucraino fuori dal bar Rosy

Già scarcerati i due arrestati a Casazza in seguito all’omicidio di Mykola Ivasiuk
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Già scarcerati i due uomini arrestati a Casazza dopo la violenta aggressione di lunedì 19 agosto ai danni di  Mykola Ivasiuk, morto in seguito alle ferite. Questa la decisione presa dal gip oggi, giovedì 22 agosto, dopo il colloquio avuto con loro nel carcere di via Gleno.

Il primo, un 29enne di origini calabresi, residente in Brianza ma da qualche tempo di casa a Casazza, è accusato di omicidio preterintenzionale, come racconta L’Eco di Bergamo. Ma ha ammesso solo di aver dato uno schiaffo a Mykola, suo amico, per cercare di calmarlo dopo una discussione con la fidanzata. Poco dopo sarebbe arrivato un marocchino (32 anni, senza fissa dimora, ancora ricercato) che ha colpito Mykola sulla nuca con un bicchiere. Il 29enne ha detto quindi di aver chiamato i soccorsi e cercato di soccorrere l’ucraino. Mancano comunque gravi indizi di colpevolezza a suo carico, quindi è stato liberato senza alcuna misura cautelare.

Diversa la posizione del secondo uomo, un 46enne di Spinone, accusato di favoreggiamento per aver prestato l’auto al marocchino che è tuttora in fuga: per lui il gip ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Lui sostiene però che la sua macchina era da un meccanico, che conosce anche il nordafricano.

Per oggi, venerdì 23 agosto, è in programma l’autopsia sul corpo di Mykola Ivasiuk.

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