Codice rosso

Giovane vittima di continue violenze scappa e si nasconde in un pub: il marito è stato arrestato

I fatti sono accaduti a Capriolo la sera del 23 febbraio. La tunisina classe '99 presentava segni di violenza, anche sessuale

Giovane vittima di continue violenze scappa e si nasconde in un pub: il marito è stato arrestato
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Una storia di violenza domestica e paura, l'ennesima, quella che arriva da Capriolo, comune bresciano al confine con la provincia di Bergamo e raccontata dai colleghi di PrimaBrescia.

I fatti si sono consumati nella serata di mercoledì 23 febbraio, quando i carabinieri della Radiomobile della Compagnia di Chiari hanno arrestato (formalmente per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale) un marito violento, un tunisino classe 1993 di casa a Capriolo insieme alla moglie (del 1999), anche se entrambi sono irregolari sul territorio nazionale.

Quella che sembra a tutti gli effetti l’ennesima drammatica pagina di violenza domestica, è venuta a galla in maniera tragica quando la giovane donna, attorno alle 23, è scappata trovando rifugio all’interno del Pab Cafè di Capriolo. È stato proprio il titolare del locale, dopo aver visto la tunisina disperata e in lacrime, ad allertare i carabinieri. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i militari ed è stata una fortuna, perché il marito era già sulle sue tracce.

L’uomo, alla vista delle forze dell’ordine, non si è però fermato. Anzi, è scappato a gambe levate tra le vie del paese, scavalcando cancelli e ringhiere di varie abitazioni. Una scena come quella dei film d’azione americani, che si è conclusa con l’arresto da parte dei carabinieri, che non hanno mai perso di vista il fuggitivo. Il tunisino è stato ammanettato e portato in carcere con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: uno dei due militari si è fatto male nell’inseguimento e l’altro ha riportato leggeri ferite a seguito della colluttazione. Gli inquirenti però non si sono fermati all’episodio: hanno voluto scavare a fondo perché, a quanto pare, quello era stato il culmine di mesi di inferno tra le mura domestiche.

La vittima è stata portata in ospedale per le visite e sarebbero emersi segni di violenza, anche sessuale. La donna ha trovato il coraggio di raccontare il suo incubo quotidiano, caratterizzato dalla convivenza con l’uomo sposato con rito musulmano. Le indagini sono continuate nel corso della giornata del 24 febbraio. La relazione è già stata consegnata al pm che si sta occupando del caso e, essendo stato attivato il Codice rosso, verranno condotti altri accertamenti sul rapporto tra l’uomo e la moglie. Anche se il suo grido d’aiuto non può certamente passare inosservato.

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