Casa di appuntamenti

Giro di prostitute in un appartamento a Ponte San Pietro, in carcere una cinese e un italiano

I carabinieri hanno arrestato stamattina (martedì 25 giugno) i complici dell'attività illegale. Le ragazze venivano reclutate sui social

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Le indagini andavano avanti dall'ottobre 2022, dopo le segnalazioni di uno strano via vai di persone da un appartamento di Ponte San Pietro: si è così scoperto che l'abitazione era utilizzata come casa di appuntamenti, gestita da una 46enne cinese con il benestare di un 67enne italiano, entrambi finiti in carcere stamattina (martedì 25 giugno) con l'accusa di sfruttamento della prostituzione.

Cinesi reclutate tramite social

Gli accertamenti, condotti dai carabinieri di Bergamo e coordinati dalla Procura, sono cominciati appunto due anni fa, quando erano stati avvisati di uno strano andare avanti e indietro di vari soggetti dal locale. Dopo osservazioni e pedinamenti, alcuni di loro sono stati identificati e, sentiti come testimoni, hanno confermato l'esistenza di un giro di prostituzione considerevole (il numero di clienti era, in media, di trenta al giorno), coordinato dalla donna finita in manette.

Dopo aver raccolto le testimonianze e la formalizzazione di una querela da parte di alcuni condomini, si è quindi appurato che la cinese aveva preso in locazione, in nero, l’immobile dall'italiano, pure lui complice dell’illecita attività, in quanto era a conoscenza di quanto avveniva e percepiva un compenso per l'affitto ben superiore ai prezzi di mercato.

La 46enne reclutava tramite piattaforme social ragazze di origini cinesi, disponibili a raggiungere il comune dell'Isola bergamasca per prostituirsi. Dei compensi percepiti, la metà rimaneva nelle tasche della direttrice della casa, che con parte dei proventi corrispondeva il canone di locazione all’italiano. La lista delle cinesi reclutate per l’attività di prostituzione, da appunti rinvenuti dagli inquirenti, arrivava addirittura a coprire tutto l’anno 2026.

Perquisizioni e sequestri

Un paio le perquisizioni effettuate dai militari: la prima nel dicembre 2023, quando durante un'osservazione avevano appurato che vi sarebbe stato un cambio ragazza. In quell’occasione, infatti, la cinese che si stava prostituendo in quel mese all’interno dell’abitazione veniva fatta controllare da una pattuglia di Curno, trovandole addosso e sequestrando 31.230 euro in contanti, che la giovane portava all’interno di una calza a rete, che teneva legata attorno alla vita.

La seconda perquisizione, invece, si è svolta a gennaio di quest'anno proprio all’interno della casa, con il successivo sequestro di un’ulteriore somma di tredicimila euro in contanti, proventi illeciti dell’attività illegale. L’italiano, dal canto suo, si preoccupava anche di rifornire il locale di profilattici e beni di prima necessità, tant'è che si sono rinvenuti e sottoposti a sequestro circa cinquemila preservativi.

Le condizioni delle ragazze

A ciò, vanno aggiunte le condizioni di vita delle ragazze che si susseguivano all’interno dell'appartamento: non uscivano mai e, per circa venti ore al giorno, non facevano altro che offrire prestazioni sessuali, sotto le indicazioni perentorie della direttrice. L’italiano e la cinese sono stati portati nel carcere di via Gleno e l’immobile incriminato, invece, è stato posto sotto sequestro.

Commenti
Luca C.

Sarà troppo tardi il giorno in cui lo stato comprenderà che legalizzando o almeno liberalizzando la prostituzione così come la produzione l'acquisto e la vendita ed il consumo di marijuana avrà un gettito fiscale tale da avere un peso rilevante nel PIL nazionale. È imbarazzante sentir ancora oggi nel 2024 i politici gridare no alla droga, dallo spinello al buco, in galera gli spacciatori, mentre si riferiscono al consumo e ovviamente alla vendita di marijuana, mentre i reparti d'ospedale si riempiono gli ammalati di tumore al polmone, quasi tutti i fumatori di sigarette! Regolamentare la prostituzione e finalmente bypassare quella legge Merlin, che fu rivoluzionaria ma che ora risulta fuori dai tempi, lasciando così mano alla malavita un giro d'affari in cui si muovono milioni di euro e dove avvengono rapporti sessuali senza alcun controllo medico sanitario, che invece sarebbe opportuno sia per il cliente ma soprattutto per le prostitute.

Mirko88

Delinquenti ? Beh lo stato si prende più del 50%, erano persino onesti questi. Ci sono varie migliaia di questi centri "massaggi" cinesi in tutta italia, quanta ipocrisia

Silvia Casanova

Povere ragazze ma se sono arrivate a tanto o erano disperate o sono state ingannate da questi 2 esseri ignobili... carcere a vita

Claudio

Veramente due anni per arrivare a sequestro dell'immobile ed arresti dei delinquenti? Boh...

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