Ilicic cambia la musica e l'Atalanta pareggia

Ilicic cambia la musica e l'Atalanta pareggia
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SECONDO TEMPO

Gasperini sostituisce Kurtic con Ilicic che si presenta subito alla grande. Discesa sulla sinistra e sassata da posizione defilata: Sirigu non rischia la presa e respinge con un intervento a mano aperta. Un minuto dopo Belotti spizza per Iago Falque, che taglia il campo in diagonale e serve Ljajic col tacco: l'ex interista tira una ciabattata deviata in angolo dalla difesa nerazzurro. Al 54' il pareggio dell'Atalanta. Magia di Petagna, che trova un corridoio per Ilicic. Lo sloveno si presenta a tu per tu con Sirigu e lo batte con un siluro terra-aria di sinistro. Al 61' ancora Ilicic si porta a spasso la difesa granata e crossa in mezzo dalla linea di fondo: Freueler cicca il tiro dall'altezza del dischetto, sciupando una buona occasione. Al 70' un'altra magia di Petagna che offre a Ilicic la palla del raddoppio. Il numero 72 tenta la deviazione di testa ma non colpisce la sfera che prosegue la sua corsa sfiorando il palo alla destra di Sirigu. Al 75' occasione per il Torino. Boye' trova l'imbucata per Belotti, che entra in area e scarica un diagonale sinistro: Berisha si distende e salva. Intorno all'80' altre due grandi occasioni per l'Atalanta: Spinazzola batte a rete dall'interno dell'area, trovando la respinta di Sirigu: la palla termina sui piedi dello stesso Spinazzola, che tira nuovamente e il portiere granata risponde ancora alla grande. Un minuto dopo, taglio di Ilicic per Gomez, che viene anticipato in extremis da De Silvestri con un intervento in scivolata. Finale al cardiopalma con un'irresistibile discesa di Belotti, che mette in mezzo da destra: Toloi stoppa di petto e libera l'area. Sulla ripartenza, lancio perfetto verso il Papu che si invola da solo verso la porta avversaria, supera Sirigu che lo travolge e gli impedisce di battere a rete. Gasperini invoca il rigore, ma l'azione era viziata da un iniziale fuorigioco.

 

PRIMO TEMPO

Prima mezz'ora giocata con grande intensità agonistica dalle due squadre, nessuna delle quali è sembrata prevalere sul terreno di gioco. L'azione più pericolosa nei primi minuti è firmata Atalanta: al 12' Gomez batte un calcio di punizione dalla fascia destra, Petagna prolunga di testa ma senza trovare lo specchio della porta. Al 23' la bella risposta di Ljajic su punizione da trenta metri: il tiro di interno destro salta la barriera, ma si spegne sul fondo a un metro dall'incrocio dei pali. Dopo il 30', l'Atalanta va alle corde per due volte in pochi minuti, salvata in entrambe le occasioni da ottime parate di Berisha. Nella prima, Ljajic imbecca Obi, che calcia da posizione defilata e il portiere nerazzurro respinge con bravura la conclusione ravvicinata del nigeriano. Nella seconda, Ljajic - ancora lui - si porta a spasso la difesa atalantina e calcia in mezzo a una selva di gambe: Berisha respinge con un grande riflesso. Alla fine del primo tempo arriva il gol del Torino. Calcio d'angolo di Ljajic che il difensore centrale N'kolou insacca di testa anticipando Caldara.

 

FORMAZIONI UFFICIALI

Torino - Sirigu; De Silvestri, Nkolou, Burdisso, Ansaldi; Baselli, Rincon, Obi; Iago Falque, Belotti, Ljajic

Atalanta - Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, Freuler, Spinazzola; Kurtic, Petagna, Gomez

 

PREPARTITA

La voglia di vincere per la prima volta in trasferta dopo la goleada di Liverpool, la consapevolezza che piuttosto che niente è meglio pure un pareggio e la certezza che molte delle possibilità offensive della squadra passano e passeranno dallo stato di forma del Papu Gomez. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini scenderà in campo questa sera allo stadio Olimpico di Torino per affrontare i granata allenati da Mihajlovic e l’obiettivo è uscire con un risultato positivo che possa mantenere i nerazzurri in piena corsa europea, a pochi giorni dalla gara contro il Lione che decreterà la prima in classifica nel girone di Europa League.

I punti sono 19, solo 2 in trasferta. Il vero punto debole degli orobici è il rendimento lontano da Bergamo in campionato. La Dea ha giocato ottime partite in diversi stadi, a Napoli e Genoa la sconfitta è arrivata al termine di gare dai due volti, mentre a Udine il crollo è sembrato più preoccupante. La sensazione è che i nerazzurri siano sempre molto ben impostati, ma alla prima difficoltà fuori dal contesto d’amore che si vive a Bergamo, crollano. A onor di cronaca va sottolineato come i due pareggi di Verona con il Chievo e Firenze siano arrivati grazie a due reti in extremis (Gomez e Freuler i marcatori), ma ripensando alle gare più di un rammarico c’è.

Per qualche strano motivo, il tecnico del Torino, Mihajlovic, avrebbe parlato di un’Atalanta molto brava a far giocar male gli avversari. Non siamo completamente d’accordo e la spiegazione è elementare: se il possesso palla è quasi sempre a favore della squadra nerazzurra significa che gli altri “non giocano” perché devono rincorrere Freuler e compagni. Detto questo, ora è il momento di stringere un po’ le maglie e andare in giro a cercare punti: solo due fatti lontano da Bergamo sono veramente pochi.

 

 

Belotti contro Gomez, la sfida dei capitani. La gara nella gara più interessante di tutte è certamente quella che mette a confronto il capitano del Torino, Belotti, e quello dell’Atalanta Gomez. Il primo è un centravanti con innato fiuto del gol. Alcuni problemi fisici lo hanno tenuto lontano dai campi per parecchie settimane e probabilmente anche la qualificazione ai Mondiali fallita dalla Nazionale di calcio italiana è figlia delle non perfette condizioni del numero 9 granata. Il ragazzo di Bolgare è sempre pericoloso ma non sta ancora attraversando un momento di forma ottimale.

Dal canto suo, Gomez non gioca sui consueti livelli dalla gara di Genova contro la Sampdoria: un brutto pestone subito da Quagliarella lo ha condizionato per oltre un mese e dopo la qualificazione matematica strappata dal Papu con l’Argentina sono arrivate alcune prestazioni meno sfavillanti del solito e pure un rigore sbagliato in casa dell’Everton. Quando gioca, Gomez è sempre la stella polare del gioco nerazzurro e gran parte delle fortune offensive della squadra di Gasperini passano dai suoi piedi.

 

 

Serata sottozero, pochi tifosi da Bergamo. A Torino l’Atalanta è arrivata nel pomeriggio di venerdì dopo l'allenamento a Zingonia. Gasperini ha parlato alla stampa e, dopo una seduta video, ha fatto muovere i suoi ragazzi sul centrale del Centro Bortolotti. La comitiva ha raggiunto Torino intorno all'ora di cena. All'ombra della Mole, venerdì, non ha nevicato, ma le previsioni indicano per oggi alta probabilità di precipitazioni e una temperatura allo stadio che sarà sotto lo zero per tutta la durata del match.

Da Bergamo non ci sarà un trasferimento in massa di tifosi, la limitazione imposta dall’Osservatorio per la vendita dei tagliandi ai residenti della regione Lombardia solo nel settore ospiti e con tessera del tifoso ha spento sul nascere ogni volontà di seguire la squadra ancora una volta in massa come avvenuto nelle ultime gare. Nello spicchio riservato ai sostenitori dell’Atalanta ci sarà dunque una piccola rappresentanza di tifosi senza la guida degli ultras: la stessa situazione che, fino ad un anno fa, rappresentava la normalità negli stadi italiani.

La probabile formazione della Dea. I dubbi, per quanto riguarda la formazione di Gasperini, non sono molti. In difesa, dopo l’influenza, Toloi è recuperato e dovrebbe giocare dall'inizio con Caldara e Masiello, mentre in mezzo al campo toccherà a Cristante sostituire de Roon giocando da centrale con Freuler. Sugli esterni, Hateboer e Castagne sono i favoriti anche se Spinazzola scalpita e davanti saranno Kurtic e Petagna i compagni del Papu Gomez. Nel Torino, scontato il tridente Ljaic–Belotti–Iago Falque con Rincon in cabina di regia e Burdisso a guidare la difesa. L’arbitro della gara sarà Tagliavento di Terni.

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