Gori e la Giunta a pranzo dai cinesi senza paura
Il Coronavirus si sta evolvendo e si rende sempre più virus da psicosi collettiva. Così la gente si tiene alla larga da chiunque abbia gli occhi a mandorla, indipendentemente dalle latitudini e longitudini geografiche. Anche a Bergamo, ovviamente. M il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ieri a sorpresa ha deciso di pranzare in un ristorante cinese con i colleghi di Giunta. «Non ci vado molto spesso - scrive sul suo post -, ma oggi volevo dare, insieme ai colleghi della Giunta comunale e al consigliere delegato alle nuove cittadinanze Roberto Cremaschi, un segnale di vicinanza alla comunità cinese di Bergamo, composta da più di 1.300 persone, in questo momento così difficile. Quello che non si giustifica è l’allarmismo che ha portato molti italiani, e tra questi anche alcuni nostri concittadini, ad evitare ogni contatto con i cinesi che vivono qui, addirittura smettendo di frequentare i negozi e i ristoranti gestiti da cinesi. Il danno per questi ultimi rischia di essere molto rilevante. Ecco perché oggi abbiamo deciso di andare a pranzo in uno di questi ristoranti. Evitiamo - conclude il sindaco - che ai problemi veri, quelli legati alla malattia che si è diffusa in Cina, debbano sommarsi anche quelli generati solo dal pregiudizio».