Il sindaco Gori valuterà l’estensione del divieto di fumo nelle aree immediatamente esterne alle scuole. Lo ha detto in occasione della conferenza di presentazione dell’albo a fumetti realizzato dall’associazione Cancro Primo Aiuto (di cui Gori è socio e vicepresidente) tenutasi stamattina alla sede Ats Bergamo di via Galliccioli. Il sindaco si è espresso nel corso del suo intervento, in cui era stato chiamato a commentare le recenti misure annunciate da Sala, sindaco di Milano, che entro il 2030 vorrebbe arrivare al divieto di fumo in tutte le aree pubbliche del Comune. A tal proposito, Gori ha commentato: «Non lo so, in questo momento sarebbe una misura repressiva: credo che ci si possa arrivare per gradi, certe decisioni è necessario che si accompagnino a un cambiamento nella cultura delle persone».

Riguardo alle scuole, aspetto ripetutamente sottolineato nella conferenza anche da Patrizia Graziani, direttrice dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo, il discorso è diverso: «È una misura percorribile – ha detto il sindaco – sia per ragioni simboliche sia per ragioni pratiche. Fuori dalle scuole innanzitutto c’è chiaramente un via vai di ragazzi, e oltre ai danni concreti è anche una questione di esempi; poi l’attesa fuori da scuola, ad esempio, dei genitori è uno di quei momenti in cui è molto facile che i fumatori si accendano una sigaretta». Nel corso della conferenza è stato presentato anche un albo a fumetti che Ats distribuirà nelle quinte elementari di Bergamo per sensibilizzare precocemente sul tema del fumo: «Ultimamente, con Ats, stiamo cercando di lavorare molto su una prevenzione a trecentosessanta gradi che coinvolga innanzitutto la cultura relativa agli stili di vita virtuosi, e questo fumetto è perfettamente in linea con questa politica», ha detto Patrizia Graziani.
All’incontro erano presenti anche Massimo Giupponi, direttore generale di Ats, e Flavio Ferrari, amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto.