Il gran ritorno di Silvio Berlusconi (che oggi vincerebbe le elezioni)
Ha scommesso con Luca Telese e David Parenzo, i conduttori di In Onda, la trasmissione de La7 di cui era ospite, che alle prossime elezioni politiche Forza Italia otterrà il 30 per cento dei voti. Se dovesse perdere la scommessa, Berlusconi ha promesso che offrirà una pizza a Telese e «un pranzo completo» a Parenzo. Lo ha scritto su un foglietto mostrato a tutti. La scommessa non è da poco, visto che Forza Italia era un mese fa al 13 per cento e ora sta salendo passo passo nei sondaggi (l’ultimo la dava al 15 per cento). Ma quel che più conta è il mood positivo che sta trascinando il centro destra e in particolare il partito dell’ex premier. Berlusconi insomma, passati gli ottant'anni, sente che il vento del destino è tornato a soffiare potentemente dalla sua parte.
Il segnale delle amministrative. I risultati delle amministrative sono stati più che un segnale: tante città riconquistate, grazie anche alla debolezza di un Pd che sta soffrendo maledettamente la scissione e all’affanno dei 5 stelle in palese involuzione rispetto ai trend di continua crescita degli ultimi tempi. Se si votasse oggi, Berlusconi, che sta riuscendo nel miracolo politico di rimettere insieme il centrodestra, sarebbe al 35 per cento, distanziando nettamente sia Pd che pentastellati.
I parlamentari tornano nei ranghi. C’è poi la lenta deriva dei centristi di Alfano, che in una settimana hanno perso un ministro e un sottosegretario, risucchiati dalla spirale berlusconiana. Sono i segnali più visibili di un rientro nei ranghi che sta riempiendo le caselle di Forza Italia. E che l’aria stia cambiando lo dice questo piccolo fatto: la maggioranza dei parlamentari azzurri di Camera e Senato — che non aveva versato la quota di 800 euro mensili, accumulando in taluni casi un debito superiore ai 30mila euro — si sta affrettando a saldare i debiti rispondendo alla chiamata del tesoriere azzurro Alfredo Messina. «Gli abbiamo dovuto dire così: se non vi metterete in regola con i pagamenti non sarete candidati», ha detto Messina al Corriere della Sera. Fin quando la fine della legislatura era lontana i parlamentari azzurri facevano finta di non sentire. Oggi improvvisamente l’atteggiamento è mutato, chissà perché. La cosa riguarda anche i transfughi di rientro come Domenico Auricchio. Il senatore eletto nel Pdl, nel 2015 aveva seguito Denis Verdini approdando in Ala. Da qualche settimana è tornato tra le fila di Forza Italia. La tesoreria azzurra gli ha subito richiesto il pregresso non pagato, relativo al periodo luglio 2014 settembre 2015.
Italia Civica, i transfughi del centro. Berlusconi ha preparato una strategia per riaccogliere i transfughi del centro. Per loro non ci sarà accesso in Forza Italia, ma in una sigla nuova, Italia Civica, il cui compito è quello di drenare tutti i voti degli alfaniani. La strategia del cavaliere è stata spiegata da Lara Comi, una sua fedelissima, in occasione di un incontro organizzativo a Varese. Il primo obiettivo è quello di riconquistare coloro che non vanno più a votare, in larghissima parte elettori di centrodestra. «Forza Italia», ha detto Lara Comi, «negli anni ha perso consenso perché i parlamentari non hanno ascoltato i territori, portando le loro istanze a Roma, e la comunicazione ha fallito, con esponenti urlanti invece che propositivi e convincenti».
E se Strasburgo... Resta poi aperta la partita personale, quella della sentenza della Corte di Strasburgo che potrebbe riammetterlo pienamente alla vita politica. I tempi sono lunghi, ma se arrivasse entro il 2017, chi fermerà più il cavaliere?