I migliori cinguettii

Grazie di tutto e buonanotte Dave Twitter saluta (e ci resta la D’Urso)

Grazie di tutto e buonanotte Dave Twitter saluta (e ci resta la D’Urso)

33 anni, 6.028 puntate e 19.932 ospiti. Sono i numeri, stupefacenti, di David Letterman, che la sera (americana) del 20 maggio ha detto addio al suo Late Show. E quando diciamo “suo” non lo diciamo per dire. Quel programma era proprio suo, era la sua trasposizione in video. Un rapporto così viscerale tra teleschermo e conduttore che è quasi difficile da comprendere, roba di psicanalisti oseremmo dire se non stessimo parlando di un vero e proprio totem dell’arte televisiva. Perché la sua, in fondo, è stata anche arte. L’abilità di rendere il tutto una perfetta amalgama, mai stonata, mai fuori bolla. Dalla musica al cinema, dallo sport alla televisione; poi di nuovo al cinema e di nuovo alla musica. E così via, in un apparentemente interminabile ciclo, che invece un termine l’ha avuto. Perché Dave (per tutti) alla fine ha capito che era ora di salutare e ringraziare. «Sono inondato dalla malinconia – ha detto in un’intervista al New York Times -. Già mi manca, disperatamente. Le cose sono due: o lo accetterò da persona adulta e ragionevole, o mi darò al crimine». Ma accettare la sua scelta è difficile anche per le tante persone che lo hanno sempre seguito, o quasi sempre. Anche in Italia, grazie a diverse reti, ultima Rai5, che negli anni hanno deciso di proporre al pubblico tricolore un qualcosa di assolutamente unico, geniale e stupefacente. David Letterman non c’entrava e non c’entra tutt’oggi assolutamente nulla con quello che la nostra televisione offre. Retorico dire che era qualcosa di meglio, stupido affermare il contrario. Era semplicemente qualcosa di diverso.

Forse il vero segreto di Dave stava nella capacità unica, trovata negli anni, di creare empatia con il pubblico. Ma anche con l’ospite, come quella volta che al Late Show andò il nostro Alex Zanardi. L’ex pilota raccontò a Dave i vantaggi di essere nella sua condizione, cioè senza le gambe. Tipo «non ti puzzano mai i piedi». Letterman serrava le labbra in un sorriso appena accennato, abbassava la testa e annuiva. Lasciava spazio al resto, agli ospiti, alle parole. E poi la sua risata, che si univa a quella di milioni di telespettatori ammaliati dal suo dissacrante cinismo. Niente, Dave era un’altra cosa. E lo dimostra questa ricchissima selezioni di tweet (rigorosamente italiani) di persone che, a loro modo, hanno apprezzato o addirittura amanto il Late Show e il suo conduttore. È il nostro umile omaggio a chi ci ha fatto divertire e ha scritto una pagina della nostra cultura pop moderna.

 

https://youtu.be/aq2AZY-qaPY?t=11m30s