Guardate quanta gente c'era a Expo
Dopo il record di affluenza di sabato 5 settembre, con ben 200mila visitatori presenti, Expo Milano 2015 ha registrato un'altra giornata trionfale sabato 12 settembre. Tra innumerevoli persone e personaggi è apparsa anche una diva, Sharon Stone, ospite dello spazio dedicato a Save the Children. Come sta accogliendo una simile mole di pubblico il centro espositivo di Rho? Dipende; dal punto di vista di certi servizi (come le casette dell’acqua) sta funzionando bene, di altri un pochino meno (panchine) e di altri ancora diciamo che i problemi sono evidenti quanto difficili da ovviare. Stiamo parlando proprio delle code chilometriche che si vedono agli ingressi di diversi padiglioni.
L’attesa per il padiglione Italia. In un giorno di fuoco come il 12 settembre, la situazione è davvero estrema. È bello percorrere il Cardo in direzione dell'Albero della Vita per "godersi" la vista del monumento, ma ci si divertite altrettanto a farlo al contrario, per misurare la coda monstre che giunge fino a Piazza Italia, non prima di aver compiuto svariate circonvoluzioni. La coda è relativa al solo ingresso di Palazzo Italia mentre gli altri stand delle regioni e degli sponsor sono tranquillamente visitabili. Eppure la gente non sembra particolarmente preoccupata dall'idea di doversi fare 3,5/4 ore di coda. O almeno, non ancora alle ore 12 circa. Insomma, chapeau alla resistenza di questi tenaci visitatori.
Sushi mania. Scambiando due parole con un volontario, percepiamo immediatamente l'aura quasi leggendaria che oramai aleggia attorno alle famigerate code per il padiglione del Giappone. Si sentono affermazioni che sembrano iperboli fantozziane: «Cinque, sei ore per entrare nel padiglione del Giappone!». Ben presto, però, ci rendiamo conto che non si tratta affatto di esagerazioni. Il serpentone della nipponica coda si snoda tutt'intorno al padiglione, con raggelanti cartelli che indicano i tempi di attesa in più punti. Inizialmente ne vediamo uno che segnala 4 ore di attesa, ma basta fare il giro della struttura e raggiungere l'angolo opposto dell'edificio (cioè diverse decine di metri) che se ne trova un altro recante il tragicomico verdetto: 5 ore e 30 minuti di attesa.
Lo sconforto ci assale. La cosa più interessante di questo fenomeno abnorme è il fatto che la gente accetta questa sorta di tortura non solo per poter visitare quanto di meglio possa offrire il Giappone nel suo padiglione, ma anche (se non soprattutto) per il potere attrattivo della sua cucina. Ci sono persone disposte a bruciarsi una giornata intera ad Expo (non propriamente gratuita) per entrare in questo sancta sanctorum del sushi. Impressionante.
Si poteva prevenire il problema? Dopo aver ammirato, quasi intimoriti, questo leviatano composto da esseri umani, le altre code, seppur lunghissime, ne escono sminuite e ci paiono inezie. Se contiamo che sono previsti oltre 200mila visitatori, è fisiologico che i padiglioni più ambiti si trovino ingolfati. Forse si sarebbero potute creare strutture più capienti, ma va anche detto che lo spazio a disposizione è risicato per così tanti stand.
Eppure sin dall'inizio il Governo e gli organizzatori hanno dichiarato di attendersi 20 milioni di visitatori e le cifre delle ultime settimane sono in linea con le loro previsioni. Perché allora tante code in questi ultimi weekend? Infatti a Expo sembra che si debba fare la fila quasi per ogni cosa (seppur spesso siano attese di pochi minuti): dal bar che fa sandwich ai bagni, fino addirittura al McDonald (sì, anche nel teorico tempio del buon cibo c'è chi preferisce il fast food). A visitarlo in giornate come sabato 5 o 12 settembre, la sensazione è che l'Esposizione sia un po' satura. La verità, però, è che il vero e proprio boom di visite lo si sta avendo solo da agosto. Prima, ufficialmente, i numeri venivano descritti come «soddisfacenti», ma ufficiosamente facevano storcere un po' il naso ai piani alti. I 20 milioni di visitatori previsti per far quadrare i conti erano conteggiati lungo l'arco di tutti i 6 mesi di Expo, mentre da un mese a questa parte c'è stata una vera e propria accelerata. Il passaparola e il gradimento altissimo (e giustificato) hanno giocato un ruolo fondamentale in questa saturazione dell'area. Pertanto sì, alcuni padiglioni forse sono un po' piccini, ma la realtà è che una vera soluzione non c'è oggi e, forse, non c'era neppure mesi e mesi fa.
Mini-mondo di persone. Per fare però un computo approssimativo delle presenze, bisogna sommare alla gente in coda le miriadi di persone che passeggiano lungo il Decumano, nonché le altrettante che bivaccano su panchine, nelle aiuole e in ogni altro spazio ombreggiato. E poi ci sono tutti quelli che stanno col naso in su a fotografare l'Albero della Vita. Questi flash ci forniscono l’assist per un’altra questione, forse anche più importante delle cose: andare a Expo è un'esperienza gratificante anche per i volti che si incrociano. È un mondo in miniatura grazie ai padiglioni, ma non soltanto. Le vibrazioni positive le emanano le persone. Magari quelli che stanno in coda dopo un po’ di ore si ammosciano, ma quelli che girano sono bellissimi da vedere. I volti esprimono una felicità estasiata per la visione di tante meraviglie. Certo, magari qualcuno polemizza con la moglie per la scelta di quale coda fare, ma la tonalità dominante è quella gioiosa. In questo, Expo, riesce sicuramente: rinfocola il nostro entusiasmo nei confronti del mondo e delle sue eterogeneità. Rimane quindi il giudizio pienamente positivo sull'Esposizione. Ma giornate come quella del 12 settembre sono da bollino rosso.
Actress Sharon Stone smiles before delivering her speech at the Pilosio Building Peace Award Cocktail Dinner in Milan, Italy, Friday, Sept. 11, 2015. (AP Photo/Luca Bruno)
Actress Sharon Stone smiles as she visits the Save the Children pavilion on the occasion of a visit to the Milan Expo 2015 worlds fair in Rho, near Milan , Italy, Saturday, Sept.12, 2015. (AP Photo/Luca Bruno)
Actress Sharon Stone gestures as she arrives at the Save the Children pavilion on the occasion of a visit to the Milan Expo 2015 worlds fair in Rho, near Milan , Italy, Saturday, Sept.12, 2015. (AP Photo/Luca Bruno)
Actress Sharon Stone waves to visitors as she arrives at the Save the Children pavilion on the occasion of a visit to the Milan Expo 2015 worlds fair in Rho, near Milan , Italy, Saturday, Sept.12, 2015. (AP Photo/Luca Bruno)
Actress Sharon Stone visits the Save the Children pavilion on the occasion of a visit to the Milan Expo 2015 worlds fair in Rho, near Milan , Italy, Saturday, Sept. 12, 2015. (AP Photo/Luca Bruno)
Actress Sharon Stone gestures to reporters at the Save the Children pavilion on the occasion of a visit to the Milan Expo 2015 worlds fair in Rho, near Milan , Italy, Saturday, Sept. 12, 2015. (AP Photo/Luca Bruno)
Actress Sharon Stone waves as she leaves the Save the Children pavilion on board of an electric car on the occasion of a visit to the Milan Expo 2015 worlds fair in Rho, near Milan , Italy, Saturday, Sept. 12, 2015. (AP Photo/Luca Bruno)
Actress Sharon Stone powers a water pump at the Save the Children pavilion on the occasion of a visit to the Milan Expo 2015 worlds fair in Rho, near Milan , Italy, Saturday, Sept. 12, 2015. (AP Photo/Luca Bruno)