Altro episodio

Guardie aggredite ancora una volta nel carcere di Bergamo, gravi le contusioni

Un giovane detenuto ha attaccato il comandante e gli agenti quando gli è stata negata una dose extra di farmaci

Guardie aggredite ancora una volta nel carcere di Bergamo, gravi le contusioni
Pubblicato:
Aggiornato:

Un detenuto ha di nuovo aggredito la polizia penitenziaria nel carcere di via Gleno: l'episodio è avvenuto nella serata di sabato 5 ottobre e sia il comandante che gli agenti intervenuti sono rimasti gravemente contusi.

A riportarlo domenica 6 ottobre è il sindacato Fns Cisl di Bergamo, che ha rimarcato anche in quest'occasione la situazione ormai non più sostenibile all'interno della casa circondariale.

Agenti e comandante aggrediti

A rendersi protagonista dell'evento violento è stato un giovane, già noto alle cronache penitenziarie per aver dato problemi. Le cause e le dinamiche dell'accaduto sono ancora al vaglio degli operatori, ma pare che alla base dell'esplosione di violenza ci sia il rifiuto di concedergli un'ulteriore somministrazione di farmaci, rispetto a quella prescritta in terapia.

Nei giorni precedenti, il soggetto aveva attaccato una prima volta la polizia penitenziaria, con conseguenze per i coinvolti riassumibili in prognosi di dieci giorni per le lesioni riportate. Questo fine settimana, invece, a intervenire per calmarlo sono stati sei agenti e appunto il comandante, che però hanno riportato ferite considerevoli.

«Non ci sono più parole a quanto sta accadendo nella casa circondariale di Bergamo la quale, al pari di altre realtà penitenziarie nel Paese, vive da diverso tempo un momento di forti tensioni al suo interno - ha commentato il segretario provinciale Toni Sole -. Siamo in attesa che gli uffici superiori intervengano con decisioni in merito, ma al momento tutto tace ed il personale si sente abbandonato a se stesso, chiamati a far fronte ad eventi di straordinaria violenza in condizioni gravose, dovute alla cronica carenza di personale ed un tasso di sovraffollamento sempre troppo elevato».

Il sindacato ha espresso preoccupazione per «la grave spirale di violenza in atto, di cui le ripetute aggressioni subite dal personale ne sono la testimonianza più evidente» e chiede «interventi rapidi, che possano contribuire a migliorare le condizioni lavorative». La sigla continuerà a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione e ha manifestato solidarietà a comandante di reparto e colleghi, rimasti feriti durante quanto accaduto quella sera.

 

Seguici sui nostri canali