Il fenomeno

Guerriglia in centro a Cividate, è allarme sicurezza

Bagarre in Consiglio comunale dopo l’ennesima maxi rissa nella piazza dove ha sede il municipio

Guerriglia in centro a Cividate, è allarme sicurezza
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Risse e accoltellamenti che si ripetono in centro paese a Cividate. Così, attraverso un’interpellanza, il gruppo consiliare “Gente Comune” ha chiesto all’Amministrazione guidata dal sindaco Gianni Forlani quali provvedimenti sono previsti per far fronte ad un’emergenza sicurezza che sta scuotendo l’estate cividatese, come riporta PrimaTreviglio.

I presupposti

I presupposti sono ormai noti. Dopo le dimissioni a gennaio dell’agente di polizia locale Satinder Kaur, che ha rassegnato le dimissioni, a febbraio 2023 è stata approvata la convenzione per la gestione associata del servizio con Telgate, ma a inizio mese è arrivata l’ennesima doccia fredda con le dimissioni dell’ex comandante Lara Baghino. Un turn-over micidiale che ha minato i pattugliamenti serali da parte della locale. E che è coinciso con un’escalation di episodi di violenza e disordine in centro paese.

Primo caso

Il primo fattaccio proprio a inizio mese quando in via Marconi, a notte fonda, tre stranieri probabilmente ubriachi hanno dato in escandescenze arrivando a discutere armati di bottiglie rotte. Nella serata di lunedì 19 l’episodio che ha maggiormente fatto discutere la comunità. In via Marconi e piazza Papa Giovanni XXIII, dove ha sede il municipio, è esplosa una vera e propria guerriglia urbana. Bande rivali si sono affrontate a colpi di bottigliate, sassate e lanci di biciclette. I residenti, allarmati, hanno lanciato l’allarme. Solo l’arrivo delle Forze dell’ordine ha riportato la calma, concedendo ai cividatesi ore di sono tranquille.

La discussione in Consiglio

Episodi di violenza che uniti alla carenza di organico in forze al comando di polizia locale hanno spinto i rappresentanti di Gente Comune a chiedere provvedimenti. «Tutti questi atti incresciosi avvengono nelle prime ore della serata tra le 21 e le 22 e in centro al paese, tra piazza Giovanni XXIII e via Marconi. In tali orari vi sono diverse persone che hanno il diritto di passeggiare per le vie del paese - ha detto il consigliere Michele Masotti - Soprattutto nel periodo estivo vi sono diversi minori che popolano il paese anche semplicemente, per potersi recare all’oratorio. Chiediamo se è intenzione dell’attuale Amministrazione prendere rapidi e decisivi provvedimenti per un miglioramento veloce e repentino della situazione attuale».

Il sindaco Gianni Forlani ha annunciato in Consiglio comunale l’imminente arrivo in paese di due agenti di Polizia Locale dal primo luglio, insistendo però anche sull’aspetto educativo e sociale della “crisi” in atto. «Fondamentale, in questi casi, è anche l’intervento delle famiglie dei ragazzi protagonisti di questi disordini», ha detto.

La richiesta di provvedimenti

«La risposta del sindaco o, meglio, la non risposta all’interpellanza, mi ha lasciato basito e mi ha non solo rattristito ma crea preoccupazione - ha ribadito a latere Masotti - Sembra non vedere la realtà, incolpa i genitori, a suo dire lassisti, la scuola che non fa abbastanza per educare i ragazzi e la minoranza che è allarmista. Insomma, la colpa è di tutti fuorché di colui che ne ha la responsabilità. È dallo scorso mandato, ancora con il gruppo Kicicrede, che la minoranza chiedeva maggiori investimenti nell’ambito della sicurezza. Articoli di giornali, post e altre forme di comunicazione hanno spesso ribadito la preoccupazione, persino una manifestazione si svolse diversi anni fa per muovere l’allora maggioranza Forlani ad una svolta, ma dopo anni nulla è cambiato. Il problema non si presenta solo la sera, ma fin dal mattino il centro del paese già ricco di persone ubriache e moleste; mi chiedo cosa l’attuale amministrazione stia aspettando: un morto? Un abuso? Una violenza? Non da ultimo in questi giorni si susseguono segnalazioni di auto sospette che circolano in paese e la paura di furti nelle abitazioni cresce. Non siamo allarmisti, ma molto preoccupati per questa situazione incresciosa, pericolosa e preoccupante, probabilmente oggi siamo gli unici che hanno il coraggio, la voglia, il desiderio di ascoltare la cittadinanza, la sua preoccupazione con l’intenzione di trovare insieme una soluzione».

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