Ci risiamo

I complottisti colpiscono ancora: imbrattato l'Istituto Archimede di Treviglio

Le solite frasi deliranti, in vernice rossa, su Covid, «Agenda 2030» e crisi climatica. Il raid nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 novembre

I complottisti colpiscono ancora: imbrattato l'Istituto Archimede di Treviglio
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Non è bastato imbrattare il municipio di Seriate e l'Istituto Marconi di Dalmine. I cosiddetti "Guerrieri ViVi", gruppo solito a vandalizzare luoghi pubblici con scritte deliranti su complotti, vaccinazioni e crisi climatica, hanno preso di mira un altro luogo frequentato dai ragazzi. Questa volta è toccato all'Istituto Archimede di Treviglio, che la mattina di lunedì 4 novembre si è risvegliato con le mura esterne imbrattate di vernice rossa.

Covid, Agenda 2030, emergenza climatica...

Il raid alla scuola superiore di via Caravaggio, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, è avvenuto nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 novembre. La vernice rossa e l'inconfondibile "firma" (una doppia "V" cerchiata) non lasciano spazio a dubbi sugli autori dell'atto vandalico. Le frasi scritte sulle mura esterne sono sempre le solite, controverse, di matrice complottista.

La pandemia da Covid è sempre un tema attuale in questo genere di raid, ma negli ultimi tempi hanno preso piede, tra gli argomenti contestati, le politiche green intraprese dall'Europa. Anche tra gli slogan lasciati sugli esterni dell'Archimede di Treviglio si legge: «Sostenibilità è l'inciucio per toglierci la libertà», «CO2 clima pandemia», «Emergenza meteo e clima» e «Ag2030», con riferimento al programma d'azione globale adottato nel settembre 2015 dai Paesi membri delle Nazioni Unite.

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Lo sgomento della dirigente scolastica

«Le scritte comparse sui muri della scuola lasciano sgomenti - ha commentato la dirigente scolastica, Maria Chiara Pardi, ai colleghi -. Questa azione ha danneggiato pareti appena ristrutturate e dipinte come parte dei lavori di adeguamento antisismico realizzati dalla provincia di Bergamo, che è l'ente proprietario dell'edificio, con una modalità prepotente, distruttiva e arrogante, chiusa a ogni dialogo, apparentemente al fine di contestare gli obiettivi ambientali e di sostenibilità dell'agenza 2030».

Sconcerta come i vandali individuino, tra i propri nemici, istituzioni come scienza e scuola. «La scuola è invece il luogo dove siamo quotidianamente e civilmente impegnati nella costruzione di competenze, spirito critico, metodo scientifico e argomentativo - ha sottolineato Pardi -. Siamo sgomenti ma non scoraggiati. Speriamo che la Provincia trovi le risorse per riparare il danno e cogliamo la sfida educativa di affrontare con gli studenti gli slogan sbattuti sui nostri muri nei modi propri della convivenza civile e della paziente costruzione della verità attraverso lo studio, l'approfondimento e il dialogo».

Commenti
Michele

Perché è stato sdoganato il termine "complottista"?

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