Mistero a Mapello

Non si trovano auto e cellulare di Stefania Rota, trovata morta in casa dopo oltre un mese

Le cause del decesso rimangono sconosciute: l'autopsia non fa fornito elementi sufficienti

Non si trovano auto e cellulare di Stefania Rota, trovata morta in casa dopo oltre un mese
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Il mistero si infittisce a Mapello, per un'auto e una borsa che non si trovano. Stefania Rota, 62enne che per vivere assisteva anziani e malati a domicilio, è stata ritrovata morta nella sua abitazione a due piani al civico 28 di via XI Febbraio. Dopo la morte dei genitori, era rimasta da sola ed i parenti avevano contatti con lei solo ogni tanto. Per questo, nessuno si è insospettito quando in giro non si è più vista, anche se in realtà la donna era morta da metà marzo scorso.

Sconosciute le cause della morte

Come riportato oggi (giovedì 27 aprile) da L'Eco di Bergamo, a stabilirlo è stata l'autopsia effettuata per ordine del pm Letizia Ruggeri alla camera mortuaria dell'ospedale Papa Giovanni a Bergamo. Le condizioni del corpo, che era lì in pratica da più di un mese, non hanno permesso di stabilire con certezza le cause della morte. Un malore, secondo le poche informazioni trapelate, sarebbe l'ipotesi più accreditata, più che altro perché il medico non avrebbe trovato tracce di traumi o ferite riconducibili a un incidente domestico o un'aggressione.

I dettagli che non convincono

Ma i conti che non tornano, in questa vicenda, sono diversi e tali da aver fatto cambiare idea al magistrato, che all'inizio aveva dato il nulla osta per la sepoltura, poi aveva invece richiesto un esame autoptico. Perché fino a poco tempo prima del ritrovamento, la Ford Fiesta della donna sbucava dal box, ma quando sabato i Vigili del fuoco hanno trovato il corpo sul pavimento del salotto, era sparita. Gli inquirenti non sarebbero ancora riusciti a rintracciarla, così come la borsa in cui la donna teneva del denaro ed il cellulare.

La porta chiusa a chiave e il disordine all'interno

Eppure, la porta d'ingresso era chiusa a chiave ed i pompieri hanno dovuto forzarla per entrare su richiesta dei carabinieri di Ponte San Pietro, contattati dai cugini di Stefania che erano preoccupati della sua assenza prolungata. All'interno c'era disordine, forse perché non aveva fatto in tempo a mettere a posto, la morte era sopraggiunta prima. In molti la credevano in villeggiatura in Liguria, perché una famiglia del paese le aveva chiesto di accudire lì un anziano malato. Un'ipotesi sconvolta dal rinvenimento del cadavere, che ha scioccato l'intera comunità dell'Isola bergamasca.

Gli esperti hanno prelevato dei campioni per ulteriori accertamenti e, nel frattempo, ci si chiede come nessuno si sia accorto che una persona era scomparsa da un mese e mezzo.

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