Inchiesta Covid

I messaggi del direttore di Ats e i disaccordi con il presidente dell’Ordine dei medici

Il 23 febbraio 2020 la conferma del primo tampone positivo al Papa Giovanni; i dottori a Giupponi chiedevano più mascherine

I messaggi del direttore di Ats e i disaccordi con il presidente dell’Ordine dei medici
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Dalla documentazione dell’inchiesta sull’epidemia Covid della Procura di Bergamo, a Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo, viene contestato di non aver gestito in modo efficiente l’emergenza. A venire riportati sono anche alcuni messaggi dalle chat, acquisiti dagli inquirenti, in cui il dirigente trattava la situazione con i responsabili delle Asst bergamasche ed il presidente dell’Ordine dei medici, Guido Marinoni.

Le chat con i direttori delle Asst

I dettagli sono riportati oggi (martedì 7 marzo) dal Corriere Bergamo: domenica 23 febbraio 2020, alle 9,37, il direttore dell’Ats scriveva nella chat con i direttori generali dell’Asst Papa Giovanni XXIII Maria Beatrice Stasi e il direttore dell’Asst Bergamo Est Francesco Locati, avvisando di un tampone positivo all’ospedale cittadino: «Confermato caso positivo all’hpg23, signore del 1937, residente a Bergamo. Ci siamo, ragazzi».

Poche ore dopo, all’ospedale di Alzano Lombardo, si scopriranno altri due casi. Alle 14,57, Locati scriveva a Giupponi, spiegandogli che non riusciva a raggiungerlo telefonicamente, informandolo dei due tamponi positivi e della decisione di trasferire i pazienti al Papa Giovanni nel reparto Malattie infettive. Alle 15,27 il direttore sanitario di Ats, Carlo Tersalvi, faceva presente a Giupponi delle difficoltà di Locati a contattare qualcuno in Regione: «Gli ho detto di sospendere l’attività del Pronto Soccorso in attesa di indicazioni. La cosa è molto spessa».

Quella stessa domenica, Ats aveva organizzato anche un incontro con i sindaci al Centro Congressi, per dare le prime direttive su come affrontare la situazione. Giupponi aveva scattato una foto e l’aveva mandata all’assessore regionale Gallera, per dargli un riscontro dell’avvenuto confronto con gli amministratori locali. «Ottimo lavoro» scriveva Gallera. «Tu guida e noi ti seguiamo» gli rispondeva il dirigente.

Le critiche del presidente dell’Ordine dei medici

Giupponi era criticato invece dal presidente dell’Ordine dei medici Marinoni, il quale quattro giorni dopo, il 27 febbraio, gli scriveva che dei medici di medicina generale, classificati come «contatti stretti», avevano avuto disposizioni da Ats di continuare a lavorare in contatto con i propri assistiti: «Questa procedura mette a grave rischio i cittadini. Urge un tuo intervento». Il direttore di Ats, a quel punto, gli rispondeva che l’indomani ci sarebbero stati dei provvedimenti a riguardo.

Marinoni, nei messaggi mandati i giorni successivi, evidenziava la mancanza in molti casi di dispositivi di protezione individuale per i dottori. Il 2 marzo, Giupponi chiedeva al direttore sanitario Tersalvi di verificare che le mascherine fossero inviate e distribuite ai medici di medicina generale, chiedendo anche di avvisare Marinoni. La frattura tra lui e il dirigente, tuttavia, sarebbe diventata insanabile verso la fine del mese, quando il 29 marzo, sul Corriere, il direttore di Ats aveva dichiarato che i medici ed i pediatri bergamaschi avevano avuto più precauzioni ed erano stati dotati di più dispositivi di protezione rispetto agli altri territori.

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