Aderire o non aderire?

I piccoli azionisti Ubi e l'offerta di Intesa: ecco perché a star fermi ci si perde

Gli esiti dell’operazione sono tre: fallimento, successo parziale e successo totale. Nel primo caso, tutto è lasciato al mercato. Negli altri due casi, invece...

I piccoli azionisti Ubi e l'offerta di Intesa: ecco perché a star fermi ci si perde
Pubblicato:
Aggiornato:

di Andrea Rossetti

L’errore che si potrebbe commettere analizzando ciò che sta accadendo tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca è che tutto è in mano ai grandi azionisti di quest’ultima, le storiche famiglie bergamasche e bresciane che dall'alba dei tempi (bancari) detengono importanti pacchetti di azioni, e agli azionisti istituzionali, ovvero i fondi, più recentemente entrati a far parte della famiglia Ubi e divenuti primi detentori, in termini percentuali, di azioni dell’istituto. Be’, non è così.

Una grande fetta (pari all’incirca al venti per cento del capitale azionario) della partita tra Intesa e Ubi, infatti, la si gioca sul campo degli azionisti retail, risparmiatori o comunque soggetti non iscritti ad alcun patto. Persone normalissime, investitori più o meno “ferrati” di finanza che oggi si trovano innanzi a una scelta complicata. L’aggiunta di un premio cash di 0,57 euro ad azione decisa da Intesa la scorsa settimana, infatti, può essere sì un buon incentivo, ma non necessariamente abbastanza forte da scardinare la ritrosia di qualcuno dall’affrontare la burocrazia necessaria per aderire all’Ops. Decisamente più utile potrebbe quindi essere avere un quadro chiaro degli scenari che si verrebbero a creare per loro in base ai possibili esiti dell’operazione.

Fallimento dell’Ops

La prima possibilità è che l’Ops non vada in porto: se, alle 17.30 del 28 luglio, Intesa non avrà raggiunto almeno il cinquanta per cento più una azione di adesioni del capitale azionario di Ubi, l’intera operazione salterà. Davanti a questo esito, non ci saranno differenze tra azionisti che avevano aderito e azionisti rimasti invece “fedeli” a Ubi, dato che tutti resteranno con le “vecchie” azioni nel portafogli. Il rischio, però, è che i titoli perdano terreno in Borsa, cosa che quasi tutti gli analisti finanziari danno per scontato. Il calo stimato varia dal 25 al 40 per cento addirittura (quest’ultimo ipotizzato da Equita Sim, advisor di Intesa). Insomma, questa ipotesi non premierebbe nessuno.

Successo parziale dell’Ops

Il secondo scenario è quello di un successo parziale dell’Ops, ovvero con Intesa che riesce a raccogliere una percentuale di adesioni compresa tra il cinquanta e il 66,67 per cento. In questo caso, chi avesse deciso di non aderire (...).

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 30 luglio, o in edizione digitale QUI

Seguici sui nostri canali