I sindaci delle valli bergamasche preoccupati: mancano i medici per il servizio estivo
Oggi, venerdì 31 luglio, farà le valige gran parte del personale medico che a luglio ha garantito il presidio di continuità assistenziale stagionale (l'ex guardia medica). Si attendono risposte da Ats
È allarme medici nelle valli bergamasche. Se infatti a luglio era stato garantito, in vista della stagione turistica, un presidio di continuità assistenziale stagionale (ossia l’ex guardia medica turistica), il mese di agosto appare ancora come un’incognita. E il tempo stringe.
Le Amministrazioni sono in attesa di comunicazioni da parte dell’Ats, che deve confermare o meno il servizio di guardia medica per i villeggianti. Oggi infatti, venerdì 31 luglio, scadrà la copertura del servizio per la gran parte dei medici e i sindaci lanciano l’allarme. Al momento, è stata confermata la presenza di un solo medico, il dottor Oumar Moussa, che ha dato la propria disponibilità in Val di Scalve.
Per questa ragione, come riporta il Corriere Bergamo, Jonathan Lobati, sindaco di Lenna e presidente della Comunità montana della Val Brembana, ha lanciato una proposta all’Ats Bergamo: vista la penuria di medici, destinare il personale delle Usca (le Unità speciali di continuità assistenziale) al presidio di continuità assistenziale stagionale per i turisti, oltre a quelli già presenti a Zogno, almeno temporaneamente.
La preoccupazione accomuna tutti i primi cittadini delle valli bergamasche, anche perché in questa situazione i medici di base rischiano di essere presi d’assalto. A Rovetta la guardia medica locale copre anche Fino del Monte, Onore, Songavazzo e Cerete e da lunedì non ci sarà più nessuno a coprire il servizio. I sindaci, quindi, restano in attesa di una risposta dall’Ats, sperando in una svolta nelle prossime ore.