I tanti modi per raggiungere il Rifugio Curò, scoprendo le immense bellezze seriane
La Conca del Barbellino è sicuramente uno tra i luoghi più suggestivi delle valli bergamasche
di Angelo Corna
La Conca del Barbellino è sicuramente uno tra i luoghi più suggestivi delle valli bergamasche. Tantissime sono le meraviglie presenti in quella zona, tutte racchiuse da una corona di montagne, alcune di poco inferiori ai 3.000 metri di quota; uno scrigno di meraviglie che si rivela passo dopo passo, offrendo non solo bellezze uniche, ma anche leggende dimenticate.
Un ambiente alpino caratterizzato da due laghi principali: il Lago del Barbellino artificiale, dai colori verde smeraldo, e il lago del Barbellino Naturale, perla incastonata ai piedi del monte Torena e del Pizzo Strinato. Qui nasce il fiume Serio.
Il rifugio Curò viene solitamente raggiunto transitando dal sentiero Cai 305, che trova la sua partenza dalla frazione Grumetti di Valbondione. Da settembre dell’anno scorso, il primo tratto della mulattiera è chiuso a causa di una frana rovinata sul percorso e per il possibile rischio di caduta massi. È comunque possibile raggiungere il rifugio attraverso il segnavia Cai 302, sentiero che permette il transito per il borgo di Maslana: una deviazione che ci permetterà di osservare i tanti stambecchi che, durante la stagione primaverile, scendono fino alle case dell’abitato in cerca di erba verde.
Superato il borgo continuiamo lungo il sentiero e dopo aver attraversato l’antico ponte romano pieghiamo a destra, per ritornare sul classico “Sentiero Panoramico”. Il panorama lentamente si apre, mostrando le prime bellezze che rendono unica la valle: da subito agli occhi degli escursionisti si rivelano le celebri Cascate del Serio e il loro triplice salto alto ben 315 metri.
Il tracciato risale con ampi zig zag fino a incrociare il sentiero che proviene dal paese di Lizzola. Lo ignoriamo e pieghiamo a sinistra, per risalire il fianco roccioso del monte Verme…