Solito trucco

I truffatori colpiscono ancora: l'ultima vittima (l'ennesima) è un'anziana di Mozzo

Una persona si è finta una vecchia amica della mozzese, vedova, raccontandole di aver bisogno di oro perché aveva investito una donna incinta

I truffatori colpiscono ancora: l'ultima vittima (l'ennesima) è un'anziana di Mozzo
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di Dino Ubiali

Sono passati solo pochi giorni dall’appello congiunto del sindaco e del parroco di Mozzo, che invitavano i cittadini a prestare maggiore attenzione ai raggiri ai danni delle persone anziane. Nonostante le segnalazioni in aumento, in paese si è verificato un nuovo episodio di truffa, con una dinamica purtroppo ormai ben collaudata.

A raccontare l’accaduto è una vedova residente in paese: «La settimana scorsa stavo riordinando casa - racconta l’anziana - quando ho ricevuto una chiamata sul telefono fisso. Dall’altro capo del filo una voce femminile, molto simile a quella di una mia vecchia amica, mi parlava, chiamandomi per nome, con tono agitato. Mi ha detto di aver investito in centro di Bergamo una donna incinta mentre faceva retromarcia, distratta da un messaggio sul cellulare».

La truffatrice ha raccontato che la donna investita era in gravi condizioni e che per evitare una denuncia era necessario raggiungere un accordo economico immediato con i parenti, che la stavano aggredendo sul posto verbalmente. Le servivano almeno 350 grammi d’oro, che aggiunti a quelli in suo possesso e insieme a dei contanti, sarebbero serviti per «risolvere tutto in via privata».

«Poi mi ha passato un presunto assicuratore - prosegue - che ha confermato tutto. Io mi sono agitata e, preoccupata per la mia amica, ho iniziato a cercare in casa tutti i preziosi che avevo: regali di mio marito, gioielli di mia madre e di mia nonna…».

Non è finita lì. Poco dopo la donna ha ricevuto una nuova chiamata dalla presunta amica, che ha coinvolto anche una finta direttrice di banca, pronta a garantire il buon esito dell’operazione: «Mi ha detto che nel giro di 24 ore mi avrebbero restituito tutto, se non ci fosse stata la necessità di fare una transazione con la donna in ospedale. Poi mi ha informata che (...)

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