Curva Nord strapiena

I video e le foto dell'emozionante saluto dell'Atalanta ai tifosi al Gewiss Stadium

Allenamento e poi tutti a prendersi l'abbraccio, caldo e forte, degli appassionati nerazzurri. Le parole di Gasperini e di Percassi

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di Andrea Rossetti

Doveva essere un regalo della squadra ai tifosi, un modo per rinsaldare quel legame granitico rotto solamente dalla maledetta pandemia. Alla fine, invece, è stata l'ennesima dimostrazione dell'amore di questa città per la sua squadra: l'Atalanta.

Nel tardo pomeriggio di oggi (9 agosto), i nerazzurri hanno svolto un allenamento a porte aperte al Gewiss Stadium. I giocatori sono entrati in campo alle 19.45 circa, quando la Curva Nord era riempita da "soli" 7.500 tifosi circa. Nel giro di pochi minuti, però, la capienza è arrivata al suo massimo: almeno novemila persone che cantavano, saltavano e incitavano i ragazzi del Gasp. I quali, nel frattempo, hanno dato vita a tre diverse partitelle a campo ridotto, sempre a stretto contatto con la Nord. Come se avessero un bisogno fisico di sentire quell'amore.

Il più acclamato, manco a dirlo, è stato mister Gasperini. Che ha saltato con la Curva, salutato e caricato il pubblico quando il microfono gli è arrivato tra le mani, nel finale, prima di incontrare i giornalisti per fare il punto della situazione a venti giorni dalla fine del mercato e appena quattro dall'avvio del campionato. Ma questa è un'altra storia.

Tra un rigore a scavetto di Muriel parato da Sportiello e un gran bel gol di Boga, i tifosi hanno voluto far sentire la loro vicinanza anche a Palomino, risultato positivo a un test antidoping e quindi, al momento, sospeso dall'attività: cori, ma soprattutto uno striscione srotolato al centro della Curva. «Palo hombre vertical», Palomino uomo tutto d'un pezzo.

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Di indicazioni tattiche, come c'era da aspettarsi, ne sono arrivate poche. Il solito de Roon onnipresente, Koopmeiners che scendeva basso basso a prendersi il pallone, Ruggeri utilizzato nei tre dietro. Dopo circa un'ora di allenamento, ecco il momento tanto atteso: tutti sotto la Nord a prendersi l'abbraccio del pubblico.

Il microfono è passato dalle mani di capitan Toloi a quelle del mister, fino ad arrivare al presidente Percassi. Il più entusiasta è stato Gasperini, che prima ha voluto ringraziare tutti per questa fantastica dimostrazione di affetto e poi, al coro «Vinceremo il tricolor» inneggiato durante il discorso del Pres, è intervenuto con un «ruffiano» (come lui stesso ha definito in conferenza stampa il suo intervento) «hanno ragione!». E a quel punto ecco i fuochi d'artificio, fatti partire dal piazzale della Sud per illuminare una serata perfetta.

All'uscita dal campo, diversi giocatori, tra cui Zapata e Musso, si sono fermati per scambiare due parole con i tifosi, firmare autografi e scattare foto. Dopo due anni di pandemia, questo bagno di folla, una sorta di replay di quanto visto durante la settimana di ritiro a Clusone, ma a casa propria, è stato proprio bello. Emozionante. E che ci sia fame di Atalanta lo dimostrano anche i numeri della campagna abbonamenti, in chiusura domani: siamo attualmente a oltre 13.400 tagliandi stagionali acquistati, vicinissimi alla soglia massima di 14mila. Le coppe europee son belle, certo, ma pure senza quelle Bergamo non lascia sola la sua squadra, l'Atalanta.