In cerca di risposte

Il cantiere senza fine al parco Baden Powell in Celadina: l'ennesima mail all'assessore

Gabriella Acerbis, residente, ha scritto nuovamente a Marchesi per avere novità. I lavori nell'area verde proseguono da tre anni...

Il cantiere senza fine al parco Baden Powell in Celadina: l'ennesima mail all'assessore
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Una residente di Celadina, Gabriella Acerbis, ha portato all'attenzione della nostra Redazione la situazione del parco Baden Powell: un progetto che, per via della sua natura inclusiva nei confronti dei disabili, si era aggiudicato i fondi del "Bando Periferie" nel 2016, ma che da allora è un perenne cantiere e nulla più.

La situazione era stata oggetto delle cronache già nell'agosto 2020, quando l'assessore al Verde pubblico del Comune di Bergamo Marzia Marchesi aveva precisato che, a eccezione di una porzione del parco, il resto era transennato e interdetto ai frequentatori per via del cantiere, rimasto bloccato a causa di difficoltà organizzative: la chiusura del contratto con la onlus che si occupava in precedenza dei lavori, la cooperativa sociale Demetra, e l'affidamento a un'altra realtà; l'iter d'approvazione della nuova variante; la necessità di realizzare una nuova passerella in via Pizzo Scais, in quanto la manutenzione di quella vecchia, con il legno marcito, era impossibile.

baden powell novembre 2020
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Il 12 aprile 2021, visto il dilungarsi della vicenda, la signora Acerbis scriveva all'assessore Marchesi chiedendo quando sarebbero finiti i lavori, se c'erano state varianti del progetto iniziale e la possibilità di un incontro con i rappresentanti del quartiere. La risposta arrivava il 22 aprile, con Marchesi che spiegava come, per quanto riguarda il lotto II, «il parco è ancora cantierato, e per questo chiuso, perché si devono effettuare dei disegni a terra, tipo pittogrammi sul percorso in asfalto, e fare la semina. Probabilmente aprirà a fine maggio». Per il lotto I centrale, invece, «si hanno problemi con la ditta appaltatrice e si sta predisponendo le procedure di revoca del contratto, poi si procederà con le diverse lavorazioni in sospeso». Inoltre, per quanto riguardava via Pizzo Scais, specificava che «i lavori per la passerella» erano «a buon punto».

Il lotto II del Baden Powell però, nonostante quanto affermato, a maggio non ha aperto. Per cui il 19 luglio Acerbis ha scritto nuovamente per chiedere le motivazioni del ritardo e se i suggerimenti dei residenti per il lotto I, dopo l'incontro che c'era stato al parco con l'assessore, fossero stati recepiti e in qualche modo attuati. Marchesi ha risposto che si sarebbe informata pressi i suoi uffici. Tuttavia, a settembre ancora nessuna risposta. Acerbis ha dunque mandato una nuova mail per sollecitare risposte: niente da fare. Si è così arrivati a oggi, 11 ottobre.

Nel frattempo, secondo quanto riportato dalla lettrice, il lotto II è stato effettivamente completato, ma la pavimentazione, pur avendo le transenne, è già stata danneggiata. Il resto dell'area, invece, è ancora chiusa al pubblico con cantiere fermo: sono passati circa tre anni dall'inizio dei lavori. «Un'altra estate è passata, con il cantiere in essere deserto ed abbandonato - scrive Acerbis nell'ennesima mail all'assessore -. Avevo confidato in un percorso condiviso, come da accordi verbali presi con i residenti nel nostro incontro a maggio. Personalmente la mia pazienza sta terminando ma credo anche quella di molti altri».

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