Il Cte di Valtesse è la prima sede operativa in città per gli infermieri di famiglia e comunità
L’ambulatorio, concesso per due anni in comodato d’uso gratuito dal Comune di Bergamo all’Asst Papa Giovanni XXIII, sarà attivo dal lunedì al sabato
Il Centro per tutte le età di Valtesse, in via Biava, è la prima sede operativa a Bergamo messa a disposizione degli infermieri di famiglia e di comunità. L’ambulatorio, concesso per due anni in comodato d’uso gratuito dal Comune di Bergamo all’Asst Papa Giovanni XXIII, sarà attivo dal lunedì al sabato e rappresenterà il punto di partenza per l’esecuzione domiciliare dei tamponi per diagnosticare il Covid.
L’infermiere, poi, collaborerà nel monitoraggio delle persone in isolamento e insegnerà i comportamenti utili a ridurre il rischio di trasmissione del contagio a casa. Questa sede operativa risponderà al Centro di coordinamento di via Borgo Palazzo, già attivo da novembre, e farà rete con le altre presenti nelle Valli Brembana e Imagna.
«È il primo passo di un progetto che si estenderà ad altri quartieri della città, realizzando quel progetto di prossimità della relazione e della cura cui teniamo molto – sottolinea l’assessore alle politiche sociali Marcella Messina -. L’integrazione tra ospedale e territorio è la vera scommessa sulla quale puntare. L’amministrazione ha a cuore la medicina di prossimità e ha favorito con forza questa partnership tra realtà istituzionali diverse. Stiamo cercando di attuare un progetto socio-sanitario in città, negli spazi e nei luoghi abitati dai cittadini, dove poter rispondere maggiormente ad interventi di cura, prevenzione e promozione».
Chi sono gli infermieri di famiglia e comunità
Gli infermieri di famiglia e comunità si integrano con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), le Unità territoriali per l’emergenza sociale Covid (Utes) e i servizi territoriali per la valutazione multidimensionale. Nei casi di fragilità sanitaria o sociale, questi professionisti allertano il medico curante del paziente e, se necessario, i servizi sociali di riferimento per pianificare interventi condivisi.
«Ringrazio il Comune di Bergamo per aver messo a disposizione questo spazio – commenta il direttore sociosanitario Fabrizio Limonta -. Il nuovo ambulatorio permetterà di rafforzare l’azione di prevenzione del contagio che stiamo mettendo in campo da novembre. Sarà anche un ulteriore punto di riferimento e un valore aggiunto per l’azione sinergica della rete dei servizi sociosanitari e sociali a disposizione delle persone più fragili».
I servizi offerti
Il nuovo ambulatorio, a regime, sarà un punto di riferimento per chiunque abbia necessità di ricevere consulenza e indicazioni sanitarie. L’infermiere di famiglia e comunità fornirà indicazioni per seguire correttamente le terapie farmacologiche o promuove corretti stili di vita. In generale sarà un valido riferimento per l’educazione sanitaria e la tutela della salute, favorendo la conoscenza e l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari.
«Il Cte di Valtesse è già un punto di riferimento per il quartiere con servizi come il rilascio dei certificati anagrafici, l’aiuto per attivare identità digitale Spid o la cura del verde – conclude il presidente del Cte Luciano Materazzini -. Questo nuovo ambulatorio amplierà ulteriormente l’offerta dei servizi che il Comune, in collaborazione con il Centro, garantisce ai residenti».