Dopo 5 anni in Consiglio a Sorisole

Niente sostegno alla parrocchia? Stecchetti si dimette: «Amministrazione mediocre»

Niente sostegno alla parrocchia? Stecchetti si dimette: «Amministrazione mediocre»
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E' rottura nella maggioranza: Simone Stecchetti non siederà più tra i banchi del Consiglio comunale di Sorisole. Il consigliere, a margine della seduta convocata giovedì 23 aprile scorso, ha infatti rassegnato le proprie dimissioni, definendole inevitabili.

«Sono cinque anni che cerco di dare il mio contributo, ma questa Amministrazione incapace di ascoltare, sostanzialmente mediocre, non me lo ha mai permesso – sottolinea -. Il problema è che il sindaco, nel pavoneggiarsi in pubblico e sui social non si rende nemmeno conto dell’inconsistenza strategica dei programmi e del proprio lavoro. Non sono mai stato un consigliere oppositore (anzi ho votato a favore del 90 per cento delle delibere e dei bilanci) o importuno. Ed invece vengo preso in giro».

A suscitare delusione e amarezza in Stecchetti la bocciatura di due emendamenti a una proposta di delibera già presentata lo scorso 23 gennaio. «Con il sostegno telefonico del sindaco Stefano Vivi e dopo aver parlato in Comune con il vicesindaco Eugenio Zambelli, dopo tre mesi di assoluto silenzio sull’argomento vengo dileggiato e mi vedo bocciata la proposta – spiega l’ex consigliere - che invece è un doveroso riconoscimento alla parrocchia di Sorisole per il lavoro straordinario che sta profondendo e investendo nella chiesa, nel campanile e nel rifacimento del sagrato».

Uno dei due emendamenti, nello specifico, proponeva di destinare alla parrocchia una quota simbolica fissa pari a 25 mila euro all'anno, per un totale convenzionato in tre anni di 75 mila euro. «Cosa sono 25 mila euro per il Comune? Niente. Era solo un segno di vicinanza per l’importante lavoro di riqualificazione di una piazza aperta al pubblico che è anche un percorso pedonale e ciclabile del centro storico e un complesso monumentale di beni storici e architettonici che tutti invidiano a Sorisole – prosegue –. Eppure la maggioranza ha bocciato la proposta, adducendo inconsistenti giustificazioni procedurali, affermando che ci saranno altre modalità per esprimere il sostegno del Comune, espropriando al prevosto il suo giardino e realizzando nel brolo storico del clero un parcheggio pubblico che servirà anche alla parrocchia».

«So di aver presentato una proposta che la mia coscienza mi imponeva di presentare – conclude Stecchetti -. Anche su quanto ho espresso in questo consesso in cinque anni, non ho assolutamente nulla di cui rimproverarmi».

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