Tecnologia e vita

Il futuro di A2A di Luca Camerano tra smart city e internet delle cose

Il futuro di A2A di Luca Camerano tra smart city e internet delle cose
Pubblicato:
Aggiornato:

Il Gruppo A2A, guidato dall’AD Luca Camerano, ha acquisito la startup Patavina Technologies che sviluppa soluzioni innovative nel settore dell’internet delle cose. Si tratta di un passo fondamentale per creare un ponte di collegamento fra le cosiddette città intelligenti e le aziende che si impiegano nel settore della produzione e della distribuzione di energia elettrica e metano: il motivo? Dare vita a un progetto rivoluzionario che veda nelle tecnologie dell’internet of things un mezzo ideale per seguire l’obiettivo delle smart city, ovvero le città automatizzate da processi informatici e digitali, rese tali dall’altissimo potenziale connettivo offerto dalla rete e dalla digitalizzazione del nuovo millennio.

 

 

In questa direzione va anche l’acquisizione della start-up padovana Patavina Technologies da parte di A2A, una delle più importanti aziende multi-utilities d'Italia. E questi servizi saranno appunto al centro di una neonata modalità di diffusione, che verrà integrata dalle nuove tecnologie dell’Internet delle cose, e che renderà le città altamente tecnologiche, in grado di consentire una profonda interattività con gli stessi cittadini. Basti ad esempio pensare a una metropoli che ospita i lampioni intelligenti, gestiti a distanza, o la possibilità di segnalare in automatico i problemi relativi all’illuminazione pubblica tramite i big data, per poter poi intervenire immediatamente nel concreto. L’obiettivo, dunque, è creare una città di futura concezione, automatizzata e perennemente connessa in rete.

Non solo città: l’acquisizione della start-up padovana avrà un suo concretissimo riscontro anche per quanto concerne la vita domestica dei cittadini italiani. Nello specifico, lo scopo non sarà solamente quello di potenziare le infrastrutture tecnologiche e digitali delle città, ma anche quelle delle case, che potranno così diventare realmente “smart” secondo la logica della domotica. Ad esempio, una casa di questo tipo potrà contare su una comunicazione in tempo reale fra gli elettrodomestici e gli altri dispositivi installati nell’abitazione, come ad esempio le tapparelle: cosa che consentirà una gestione automatizzata dei suddetti, portando anche un notevole risparmio energetico per quanto concerne i consumi in bolletta.

 

 

Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di A2A Luca Camerano, l’acquisizione di Patavina Technologies fa parte di una strategia a lungo raggio che avrà come obiettivo la realizzazione di infrastrutture legate alle nuove tecnologie e in grado di rendere possibili realtà come le città e le case smart. Un piano di investimenti molto corposo, dunque, che avrà al suo centro lo sviluppo di soluzioni hi-tech mirate alle innovazioni domotiche e cittadine, con l’obiettivo finale di digitalizzarne i processi chiave e di portare anche a un guadagno in termini di gestione intelligente delle risorse energetiche, oggi al centro di diversi sprechi. Sempre secondo Luca Camerano, dunque, A2A sta agendo seguendo un piano d’investimenti che ha come obiettivo traghettare le città nel futuro: l’acquisizione di Patavina Technologies, però, è solo un pezzo di questo complesso puzzle.

Seguici sui nostri canali