di Wainer Preda
Sembrava un sacco lasciato sulla sponda del Brembo. Poi invece si sono accorti che quell’ammasso sulla massicciata, sotto il ponte fra Villa d’Almé e Almenno, era un cadavere. Il corpo senza vita è quello di un uomo di 56 anni, di cui al momento non sono state rese note le generalità.
Il ritrovamento è avvenuto questa mattina (11 gennaio), in via Gotti. Erano circa le 12 quando il titolare di un’autofficina che si trova sulla sponda opposta del Brembo nota lo strano sacco. Poi, a un’osservazione più attenta, scopre che ha le sembianze di un uomo.
«Era lì sotto il ponte, dove c’è la prima arcata – racconta Nadir Salvetti, che lavora all’autofficina ed è stato fra i primi a individuare la sagoma -. Lo abbiamo visto ma credevamo che fosse un sacco o un gruppo di stracci lasciati lì. Ma non ci convinceva. Allora ci siamo avvicinati sul ponte e abbiamo visto che si trattava di un cadavere. Era steso sulla pancia, con la testa in avanti».
Subito lanciano l’allarme a Carabinieri e soccorsi. Sul posto arrivano le gazzelle dell’Arma e i mezzi dell’Areu, un’auto medica e un’ambulanza. I soccorritori raggiungono il cadavere attraverso la strada sterrata che giunge sulla riva. Ma non possono altro che constatare il decesso.
La zona, dicono i testimoni, d’estate è molto frequentata da runners e gente che prende il sole sulla massicciata. D’inverno, però, qui tira un’aria gelida che sconsiglia qualunque passeggiata. Dunque, è poco frequentata.
Per ora non è dato sapere a che ora sia avvenuto il decesso. Le cause della morte al momento restano ignote. I Carabinieri hanno avviato le indagini per dare un’identità al poveretto e stabilire l’esatta dinamica di quanto accaduto.