Territorio di guerra

Il giornalista bergamasco Claudio Locatelli ferito in Ucraina: «Colpo diretto a noi»

Il reporter è stato ferito lievemente a un orecchio: «Un po’ di scompenso nell’equilibrio e udito ma è andata bene vista l’esplosione»

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La macchina dove viaggiava con un collega è stata colpita, nonostante la scritta "Press" fosse ben visibile, e le schegge sono entrate nella portiera, mandando in mille pezzi il vetro sul lato sinistro, quello dove era seduto lui.

Il reporter bergamasco Claudio Locatelli è stato colpito in un attacco russo questa mattina, martedì 20 dicembre, mentre si trovava a Kherson, in Ucraina. Fortunatamente, nessuno è rimasto gravemente ferito e solo qualche frammento di vetro ha colpito il bergamasco, causandogli «un po’ di scompenso nell’equilibrio e udito ma è andata bene vista l’esplosione», come scrive sulla sua pagina Facebook, dove ha diffuso anche il video dell'attacco.

Sono stati attimi di spavento, ma i riflessi veloci e «anni di conflitto aiutano nella gestione dei piani d’uscita e riparo - a volte non basta, è andata bene», per usare le parole del reporter.

Sulla dinamica dei fatti, Locatelli spiega: «Dall’analisi fatta era proprio diretta a noi. Non c’erano obiettivi vicini e hanno atteso che ci fermassimo. Ho avuto modo di analizzare le mappe e riguardare i video la dinamica è fin troppo chiara in questo caso. Chi mi segue sa che non scrivo o dico mai nulla espressamente se non ho una certezza ampia. Poi c’è sempre il beneficio del dubbio ma al 90/95 per cento era indirizzato. In altri casi non è stato così e ho spiegato se erano errori o se non avevamo certezze - mi viene in mente il drone di Kiev d’inizio guerra o altre situazioni».

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