Ecco cosa prevede il decreto anti-Coronavirus del Governo (discorso scuola a parte)
Tra le misure previste anche il divieto di restare nelle sale d'attesa dei pronto soccorso e lo stop a manifestazioni, eventi e convegni. Gli anziani sono invitati a restare in casa ed evitare luoghi affollati
A dieci giorni dall’esplosione dei primi casi di Coronavirus nel Nord Italia, che ha indotto l’Esecutivo a emanare per ben due volte una serie di misure cautelari con l’obiettivo di contenere il diffondersi dei contagi da Covid-19, nella giornata di oggi (mercoledì 4 marzo) si è svolto a Palazzo Chigi un ulteriore vertice tra il premier Giuseppe Conte e i Ministri competenti per fare il punto sulla situazione epidemiologica.
Per cercare di contenere l’infezione il Governo ha predisposto la bozza di un terzo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, contenente misure preventive valide sull'intero territorio nazionale, che dovrebbe entrare in vigore già da stasera. Per quanto riguarda invece la probabile chiusura delle scuole, una decisione ufficiale non è ancora stata presa. Di fatto, sono misure che noi residenti in Lombardia conosciamo bene, essendo già in vigore da quando è stata istituita la "zona gialla".
Nel dettaglio, il documento prevedrebbe:
- La sospensione di congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali, per il personale sanitario e il personale che garantisce i servizi pubblici essenziali e di pubblica utilità
- Il rinvio di tutti i convegni e congressi
- La sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, nonchè degli eventi in luogo pubblico o privato e in luogo chiuso aperto al pubblico (inclusi cinema e teatri) che comportino affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro
- Il divieto per gli accompagnatori dei pazienti di restare nelle sale di attesa dei dipartimenti delle emergenze, delle accettazioni e dei pronto soccorso salvo specifica indicazione del personale sanitario del triage
- La limitazione dell'accesso di parenti e visitatori a strutture quali hospice, Rsa e strutture residenziali per anziani autosufficienti, se non ai soli casi consentiti dalla direzione sanitaria della struttura e adottando le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni dell’infezione.
Le direttive governative raccomanderebbero, inoltre, «a tutte le persone anziane e/o affette da patologie croniche e con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di limitare le uscite non strettamente necessarie ed evitare luoghi affollati» nei quali non sia possibile restare a distanza di almeno un metro dalle altre persone. Infine, il documento suggerisce anche si lavarsi di frequente le mani, di starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie, di evitare abbracci e strette di mano o scambi di bottiglie e bicchieri in particolare durante attività sportive.