Omicidio via Tiraboschi

Il killer di Tunkara in Aula: «Chiedo scusa, mi dispiace». Disposta dalla Corte una perizia psichiatrica

All'udienza di smistamento era stata negata per questioni procedurali, acquisti anche verbali di tre testimoni al processo

Il killer di Tunkara in Aula: «Chiedo scusa, mi dispiace». Disposta dalla Corte una perizia psichiatrica

L’omicidio in via Tiraboschi a Bergamo, il 3 gennaio di quest’anno, aveva suscitato sconcerto in città per le dinamiche con cui era avvenuto. Una guardia giurata del Carrefour, Mamadi Tunkara, 36enne gambiano, era stato assassinato a coltellate da Sadate Djiram, 28enne del Togo convinto che lui e l’ex compagna avessero una relazione.

A processo già avviato, ieri (mercoledì 29 ottobre), l’omicida ha fatto una breve dichiarazione chiedendo scusa per il reato compiuto e sono stati acquisiti i verbali di tre testimoni.

Le scuse dell’imputato

L’imputato ha preso la parola in Aula, dicendo di volere chiedere scusa a Tunkara e che gli dispiaceva tanto per quello che era successo. Parole molto stringate, in un italiano stentato, pronunciate dal killer che avrebbe commesso il delitto per gelosia, anche se in realtà la donna con cui aveva avuto una storia ha sempre negato che tra lei e la vittima ci sia mai stato qualcosa.

La scorsa giornata, in Tribunale, come riportato oggi da L’Eco di Bergamo prevedeva la deposizione di tre testimoni. L’Accusa ha però concordato con la Difesa l’acquisizione del verbale con la versione dell’ex compagna dell’imputato, che non si è presentata in Aula, inviando un certificato medico e dichiarandosi impossibilitata a partecipare al processo. Anche per gli altri due teste, la responsabile del supermercato e il ragazzo che aveva inseguito Djiram, recuperandone lo zaino con i documenti, sono stati acquisiti dei verbali.

Disposta una perizia psichiatrica

La Corte, su richiesta del legale del 28enne, ha disposto una perizia psichiatrica nei confronti dell’imputato. Il compito, nel corso della prossima udienza, il 6 novembre, verrà affidato allo psichiatra Massimo Biza. Il 27 giugno scorso, invece, quando c’era stata l’udienza di smistamento, la domanda era stata dichiarata non ammissibile per questioni procedurali.

Tuttavia, adesso è arrivato il via libera, in quanto i medici del reparto del San Gerardo di Monza, dove era stato portato e visitato l’assassino, avevano consigliato di effettuare degli accertamenti sulla capacità di intendere e volere dell’uomo.