Ecco come sarà l'ex Ismes: appartamenti, piste ciclabili, una piazza e il tram
I dettagli del Piano attuativo sono stati esposti dal Comune durante un'assemblea pubblica organizzata a Valtesse. I residenti: «Preoccupati dai parcheggi»
di Federico Rota
Dove adesso si vede soltanto un edificio in degrado e fatiscente, sorgeranno un nuovo polo residenziale e opere pubbliche a vantaggio della mobilità sostenibile. È questo, in estrema sintesi, il destino cui va incontro l’ex Ismes (Istituto sperimentale modelli e strutture), dismesso dal 1988, un tempo punta di diamante dell’ingegneria orobica in Italia, oltre che all’estero, per lo studio di modelli e di forme sperimentali per le strutture in calcestruzzo.
Il Comune di Bergamo ha presentato il progetto di riqualificazione dell’area ai residenti dei quartieri di Valtesse, Conca Fiorita, Santa Caterina, Redona e Monterosso nel corso di un’assemblea pubblica organizzata giovedì 23 gennaio, alle 21, nell’auditorium del Centro risorse educative di Valtesse. «La superficie costruita sarà ridotta di duemila metri quadrati, seimila invece degli ottomila consentiti dal Pgt - ha sottolineato l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini -. In particolare, circa 5400 metri quadrati saranno destinati a residenze libere, gli altri 600 metri quadrati serviranno per residenze sociali rivolte a determinate fasce di popolazione, per le quali sono state previste anche forme di locazione degli appartamenti. Abbiamo voluto controllare l’altezza dei nuovi edifici, per evitare di togliere la vista dei residenti su Città Alta e sulla Maresana».
All’incontro, per confrontarsi con i cittadini, sono intervenuti anche l’assessore alla Partecipazione Giacomo Angeloni, il dirigente all’urbanistica Domenico Leo e il progettista dell’opera Massimo Facchinetti. L’ex Ismes è compreso tra viale Giulio Cesare e via Ponte Pietra, oltre che tra i quartieri di Monterosso e della Conca Fiorita. «Considerate le diverse altezze su cui si sviluppa il comparto, verranno costruiti tre palazzi distinti e di altezze diverse, in modo tale che seguano la quota del terreno – ha proseguito Massimo Facchinetti -. I lavori prevedono in primis la demolizione dell’esistente, quindi la bonifica del suolo».
Grazie alla riqualificazione, l’Amministrazione guadagnerà oltre un milione di euro di oneri di urbanizzazione e otterrà un’area verde di circa 3900 metri quadrati nelle vicinanze del parco della Trucca, acquistata dall’operatore privato e ceduta al Comune. Inoltre, verranno realizzate opere pubbliche per un valore di circa trecentomila euro: due piste ciclopedonali di collegamento tra viale Giulio Cesare e via Ponte Pietra, una nuova area pubblica su viale Giulio Cesare e nuovi parcheggi.
Proprio la possibilità di posteggiare le automobili ha suscitato preoccupazione tra i residenti, che hanno lamentato una forte carenza di posti auto. «Verranno installati circa novanta box a disposizione dei sessanta appartamenti, a cui saranno aggiunti ulteriori cinquanta posteggi convenzionati a uso pubblico», hanno rassicurato i relatori. Inoltre, lungo il lato nord sorgerà la futura T2, la linea di tram che collegherà la stazione di Bergamo con Villa d’Almè, un’infrastruttura per la quale il Governo ha garantito un contributo di 125 milioni di euro. Rispetto al progetto originario, la fermata della Teb sarà collocata nelle vicinanze dell’area Mazzoleni per non risultare troppo vicina a quella che verrà creata alla ex Reggiani.
«Abbiamo organizzato questa serata non soltanto per spiegare le caratteristiche tecniche del progetto, ma anche per illustrare ai cittadini gli strumenti con cui possono presentare al Comune eventuali osservazioni», ha spiegato l’assessore Angeloni. Dopo il passaggio in Giunta e in Commissione, il Piano attuativo è stato adottato all’unanimità dal Consiglio comunale il 16 dicembre. I cittadini possono consultare il progetto sul sito o recandosi di persona in Comune. Dal 22 febbraio e fino al 23 marzo si potranno presentare le osservazioni. Queste saranno poi esaminate dai tecnici, che esporranno le controdeduzioni in attesa dell’approvazione definitiva da parte di Palazzo Frizzoni. Al termine dell’iter procedurale, previsto ad aprile, Comune e operatore privato firmeranno la convenzione, della durata di dieci anni, e si potrà dare il via al cantiere.