L’ospedale di Bergamo si illumina di rosso per celebrare il millesimo trapianto di cuore della sua storia, storico traguardo raggiunto all’alba di sabato 19 settembre. La Torre 5 diventerà un vero e proprio faro durante le notti di novembre mese in cui, nel 1985, venne compiuto il primo trapianto di cuore in città, il terzo in tutto il Paese. Da allora, grazie a Lucio Parenzan e a Paolo Ferrazzi, Bergamo è diventata in Italia e nel mondo la città dei trapianti e l’ospedale ha scritto pagine intere della Medicina, distinguendosi nel panorama scientifico internazionale.
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A tingersi di osso sono anche l’Hospital Street e la fontana del quadrilatero dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, a testimonianza della storia di successo dell’Asst Papa Giovanni XXIII nel campo dei trapianti di cuore tanto sugli adulti quanto sui bambini. «Con l’accensione della Torre 5 e l’illuminazione dell’interno dell’ Hospital Street per i 1000 trapianti di cuore eseguiti in 35 anni di vita, intendiamo condividere la storia di successo dell’ospedale Papa Giovanni XXIII e lo straordinario impegno di tutti i nostri medici, infermieri, sanitari e tecnici – commenta Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII – La Torre illuminata di rosso nello skyline notturno di Bergamo è il segno d’amore della città per il suo ospedale e simbolo di eccellenza in ambito scientifico. Un faro nel buio della notte, simbolo della crescita e miglioramento continuo nella pratica medica fondato sul lavoro di squadra che, mai come questo anno, ha contraddistinto chirurghi e operatori sanitari, sempre in prima linea».
L’iniziativa che celebra la vita è approdata anche sui social. L’invito della struttura sanitaria è quello di scattare una fotografia della Torre 5 illuminata e postarla sul proprio profilo Facebook taggando @ASSTPapaGiovanniXXIII o inviando lo scatto alla mail comunicazione@asst-pg23.it. Lo scatto più bello diventerà la nuova immagine di copertina dell’ospedale. L’illuminazione è resa possibile grazie alla collaborazione gratuita di Siram Veolia spa e di Clay Paky, parte del gruppo Osram in sinergia con l’Ufficio tecnico e patrimoniale dell’Asst Papa Giovanni XXIII.