Il piano per la ripartenza scolastica e il trasporto pubblico: più bus e orari scaglionati
Venerdì in prefettura un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti. Si lavora anche per un eventuale coinvolgimento dei privati, ma deve ancora esprimersi la Regione
Salvo stravolgimenti, anche le scuole superiori dovrebbero ripartire con la didattica in presenza dal 7 gennaio. Il nodo da sciogliere in poco meno di un mese (e con le festività natalizie di mezzo) resta quello legato al trasporto pubblico, che dovrà necessariamente essere potenziato e rimodulato per evitare assembramenti tra studenti. Al momento la soluzione su cui si è al lavoro in prefettura, dove venerdì (11 dicembre) è in programma un incontro tra tutti i soggetti coinvolti, prevede due fasce orarie d’ingresso e d’uscita delle scuole superiori, un aumento del numero di autobus negli orari di punta e un eventuale coinvolgimento dei privati, anche se sulle modalità di quest’ultimo punto deve ancora esprimersi la Regione.
In ogni caso pare si vada verso la riconferma degli ingressi e delle uscite scaglionati tra le 8 e le 10 e tra le 13 e le 14, con una suddivisione degli studenti nei diversi orari al 50 per cento e concordata tra tutte le scuole. Per quanto riguarda il capitolo autobus, la capienza a bordo dei mezzi sarà del 50 per cento. Inevitabile, quindi, il potenziamento delle corse soprattutto sulle tratte extraurbane dove a settembre era emersa ben più di una criticità.
Proprio su questo punto potrebbero arrivare in soccorso le aziende private, anche se il costo di un mezzo privato oscilla tra i 300-500 euro al giorno. Un ulteriore elemento da considerare è che non tutti gli autobus sono uguali. I bus turistici, infatti, dotati di una sola porta d’ingresso e un corridoio stretto non si prestano alle numerose fermate e ai frequenti sali-scendi cittadini. Un loro eventuale utilizzo pare più consono a tratte extraurbane o a tragitti più lunghi.