Il video del crollo al cimitero di Camogli: 200 bare finiscono in mare
A provocare il crollo, secondo gli esperti giunti sul posto, è stata l'erosione della falesia sulla quale poggiava l'area cimiteriale
Circa duecento le bare finite in mare e sugli scogli nel primo pomeriggio di lunedì 22 febbraio in seguito al crollo di una porzione del cimitero di Camogli (Genova). Il cedimento della falesia ha distrutto anche due cappelle franate nella scarpata sottostante. Ne parla PrimaIlLevante.
L’erosione della falesia la causa del crollo
A provocare il crollo, secondo gli esperti giunti sul posto, è stata l’erosione – aggravata dalle continue mareggiate degli ultimi anni – della falesia sulla quale poggiava l’area cimiteriale. La zona era da tempo sotto stretta osservazione, tanto che anche nella giornata di oggi erano in corso lavori per consolidare la falesia che dava da tempo segni di cedimento. «Negli ultimi giorni si erano uditi strani scricchiolii», ha dichiarato all’Ansa l’assessore ai lavori pubblici di Camogli Tino Revello, tanto che l’intera area oggetto del crollo era stata cautelativamente transennata.
Squadre di sommozzatori dei vigili del fuoco, con elicottero e imbarcazioni, affiancate da motovedette della Guardia Costiera, hanno proceduto a recuperare la maggior parte delle bare che affioravano sull’acqua. Molte delle bare sono finite distrutte sugli scogli, rendendo difficoltoso il recupero delle salme successivamente traslate al porto di Camoglie. Decine di curiosi e famigliari dei defunti si sono in poco tempo recate sul posto. Evidente la frustrazione di chi potrebbe aver perso per sempre i propri cari tumulati in quell’ala del cimitero di Camogli.L’assessore regionale Giampedrone: «Mettere in sicurezza l’area adiacente ed evitare altri crolli»
«C’è un fronte di frana che verrà analizzato anche dai nostri geologi per capire come intervenire per rimuovere le macerie, recuperare tutto quello che è crollato a mare e soprattutto per mettere in sicurezza l’area adiacente ed evitare che ci siano altri crolli». Lo ha detto l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone dopo il sopralluogo di ieri a Camogli. «Stiamo monitorando tutta l’area, la capitaneria di Porto sta installando delle panne a mare per contenere la situazione nella zona del crollo».