Sanzione da 400 euro (almeno)

Il video della multa alla barista di Rovato che aveva deciso di non chiudere alle 18

Il caso di Chiara Casantello aveva superato i confini bresciani trovando diversi "supporters" anche in Bergamasca. Ora, però, sono intervenute le forze dell'ordine

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Il suo caso aveva superato i confini bresciani, poiché era una di quelle imprenditrici del settore dei bar che si era più duramente ribellata alle imposizioni del Dpcm del 25 ottobre. Chiara Casantello, titolare del Diego Caffè di Rovato, non è una negazionista del coronavirus, semplicemente ritiene l'imposizione di chiudere alle 18 un'ingiustizia. E così ha deciso di tenere aperto fino alle 20, suo orario di chiusura normale, lanciando attraverso PrimaBrescia un appello all’intera categoria: «Spero di non essere l’unica e che altri seguano il mio esempio».

Dopo cinque giorni di protesta, come c'era da aspettarsi, le Forze dell'ordine hanno "fatto visita" a Chiara e l'hanno multata per violazione delle norme. «Svolgeva attività di somministrazione bevande facendole consumare fuori dalla porta d’ingresso del locale», è la motivazione riportata nel verbale redatto dopo un controllo effettuato dai carabinieri e dalla Locale nella serata di venerdì 30 ottobre, alle 20, e dunque due ore dopo l’orario di chiusura imposto dal Dpcm. Una sanzione da 400 euro (è previsto uno sconto se pagata entro cinque giorni), che è stata però contestata dalla giovane barista: «Dicono che trattengo i clienti fuori dal locale, ma io sto svolgendo il servizio da asporto», si è difesa.

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