Ad Albino si è entrati nella “fase calda” dei lavori di abbattimento dell’ex cementificio abbandonato Italcementi. Nella mattina di lunedì 3 febbraio, ruspe e diversi altri mezzi erano in azione nel grande cantiere.
Ovviamente, tantissimi i curiosi, i quali non hanno potuto fare a meno di immortalare gli istanti in cui il grande capannone all’interno dell’area è stato buttato giù. Peccato che le strade che costeggiano il cantiere non siano state chiuse. E così pochi istanti prima che il crollo avvenisse, un pullman è passato a pochi metri dal capannone.
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Una volta abbattuto, un’enorme nube s’è alzata, rendendo praticamente invisibile tutto a tutti. Una nube che, alcuni dei presenti, hanno definito «tossica». Forse un termine esagerato, ma certo stiamo parlando di materiali edili vecchi di decine di anni, dunque inalare quella nube non dev’essere particolarmente salutare. Eppure nessuno ha pensato di chiudere, anche solo per gli istanti dell’effettivo crollo del capannone, le strade. Il tutto (paradosso) proprio davanti alla sede locale della Ats…