Uno dei comuni più a sud del mondo

Il villaggio della Terra del Fuoco che cerca nuovi abitanti (e li paga)

Il villaggio della Terra del Fuoco che cerca nuovi abitanti (e li paga)
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Timaukel è un comune di 423 abitanti, di cui solo 47 sono donne, e il sindaco sta cercando nuovi cittadini per ripopolare la zona. Certo, la zona non è delle più ospitali, perché Timaukel è nella Patagonia cilena, quasi alla fine del mondo. È situato nella Terra del Fuoco, a 500 chilometri da Punta Arenas. Di recente anche i turisti hanno scoperto l'area, grazie alle bellezze paesaggistiche in gran parte inesplorate e agli straordinari siti dove praticare la pesca. Dev’essere per questo motivo che il sindaco ha scelto di ampliare la popolazione locale.

Un comune organizzatissimo. Timaukel è un comune prettamente rurale, non c’è molto essendo una zona quasi desertica e vicina all’Antartide. In questi giorni la temperatura massima si aggira poco sopra lo 0: neanche tanto freddo se si considera che da quelle parti adesso è inverno. La maggior parte della popolazione vive nelle aziende agricole e si dedica alla pastorizia. Le uniche “industrie” sono alcune segherie. Nonostante sia piccolo, Timaukel è dotato di tutto. Il sito internet del comune è aggiornatissimo, quasi da fare invidia ai siti delle grandi città italiane.

 

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I Selk’nam, abitanti delle origini. Oggi gli abitanti sono tutti di origine inglese, non essendoci più i Selk'nam, i nativi americani che abitavano i lembi australi della Terra del Fuoco. Una popolazione che si è estinta definitivamente alla metà del XX secolo con la morte dell’ultima donna di questa etnia india che abitava la zona da millenni, e che grazie ai suoi fuochi accesi sulle rive del Pacifico diede il nome alla zona. Vennero sterminati a partire dalla metà dell’Ottocento con l’arrivo dei cercatori d’oro e degli allevatori di pecore provenienti da Spagna, Croazia, Francia, Italia e Regno Unito, in quella che da alcuni è definita una delle pagine più ciniche del genocidio degli indios. Si trattò di una vera e propria caccia all’indigeno che fissava compensi in denaro per chi li uccideva, o avesse provveduto alla loro cattura.

L’idea di creare una nuova città. Il sindaco, Alfonso Simunovic, ha pensato di ridare vita e splendore al suo comune, trasformandolo in una città. Per cominciare a crearla, però, ha bisogno di un nocciolo di famiglie che a Timaukel vadano a vivere e proliferino. Al momento si cercano 145 famiglie, a cui verranno assegnati alloggi e terreno. Il luogo prescelto per il nuovo insediamento è il settore di Pampa Guanaco, dove vivono migliaia di pecore, tantissimi guanachi, gli animali simili ai cerbiatti che hanno dato il nome all’area, e circa 25 persone. Dista circa 80 chilometri da Rio Grande ed è molto vicino a Usuhaia, l’ultima città del mondo, in una zona strategica tra il confine cileno-argentino.

 

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Precise condizioni per accedere al bando del comune. Il comune di Timaukel qui ha già acquistato 40 ettari di terreno pagato circa 22 milioni di pesos, che saranno suddivisi in 145 lotti. A ciascuna famiglia dovrebbe toccare un appezzamento di circa 450 metri quadrati su cui edificare le case, che dovranno essere in legno e progettate in modo da essere in armonia con il paesaggio. Al momento il comune sta lavorando sulla suddivisione del terreno, già completa all’80 percento. Quanti sono interessati ad aderire al bando per ripopolare Timaukel dovranno provvedere anche al mantenimento del terreno assegnato e a sviluppare progetti in linea con la sostenibilità del luogo, dove sono già presenti una piccola scuola frequentata da 4 studenti, un punto di primo soccorso, una caserma con annesso un piccolissimo aeroporto, e l’ufficio di informazioni turistiche.

 

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Già migliaia le domande. Pare che le domande siano già tantissime, addirittura migliaia. Una grande sorpresa per il sindaco che non si aspettava così tante richieste, e che adesso deve avviare una selezione che darà la precedenza agli abitanti della Terra del Fuoco che presentino progetti legati a turismo, commercio e servizi. Complessivamente per il momento non si potranno accogliere più di 700/1000 persone. Il sindaco ha anche dichiarato che verranno prese in grande considerazione le proposte per la realizzazione di caseifici, officine meccaniche, ostelli. Insomma, tutti progetti che possano assicurare un futuro «sostenibile per il paese» e che semplifichino la vita.

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