Imbrattamento di Palazzo Frizzoni a Bergamo, perquisizioni a casa di un 34enne
Sono stati trovati adesivi, manifesti, volantini e abbigliamento legati ai "Vivi", in parte usati anche per la sfilata di mezza Quaresima

Una delle almeno sei persone che nella notte tra l'11 e il 12 novembre imbrattarono la facciata del palazzo del Comune di Bergamo è stata con ogni probabilità individuata. Questa mattina, venerdì 7 febbraio, la polizia di stato ha perquisito l'abitazione di un 34enne residente in provincia, ritenuto tra i responsabili dell'azione.
Secondo le immagini raccolte dal sistema di videosorveglianza e analizzate nell'attività d'indagine, a compiere l'imbrattamento sarebbero state due persone (una delle quali è il 34enne), aiutate da almeno altre quattro che facevano da "palo". Per muoversi agilmente e senza dare nell'occhio utilizzavano delle biciclette.
Tra tutti, è stato identificato il 34enne la cui abitazione è stata poi perquisita.
Vernice e volantini

Tale attività, eseguita dai poliziotti della Digos di Bergamo, ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro numeroso materiale riconducibile ai Guerrieri ViVi, il cui simbolo è rappresentato da una W cerchiata di rosso e che sono molto attivi e comunicano via Telegram. Questo stesso simbolo era stato trovato su Palafrizzoni, ma anche in occasione di altri raid in Bergamasca.
Oltre a numerosi adesivi, manifesti, volantini e capi di abbigliamento contenenti messaggi di propaganda del tutto analoghi a quelli diffusi per mezzo degli imbrattamenti realizzati, gli investigatori hanno trovato nell'abitazione dell'indagato, e sottoposto a sequestro, una bomboletta spray di colore rosso.
La bici
Non solo, è stata trovata anche proprio una bicicletta che presentava macchie di vernice rossa e che secondo quando ricostruito sarebbe compatibile con una di quelle utilizzate dal gruppo di sodali per raggiungere il centro di Bergamo nelle prime ore del mattino e realizzare le scritte, nonché per allontanarsi repentinamente una volta eseguita l’azione delittuosa.
Partecipante alla Mezza Quaresima
Infine, si aggiunge un dato in più. Nell'abitazione dell'indagato sono stati infine rinvenuti materiali utilizzati nell'estemporanea iniziativa del gruppo che aveva portato cartelli e striscioni in occasione della sfilata di Mezza Quaresima nel marzo scorso. In quella circostanza, all'interno del gruppo di manifestanti era stato identificato anche l'uomo indagato.
I vaccini hanno salvato 154 milioni di persone in 50 anni (report dell'OMS). Che hanno nella testa queste persone? Boh..
Mi auguro che a questo signore venga addebitato tutto il costo per il recupero della facciata , i cittadini sono stanchi di pagare per colpa di questi ipocriti
Questo tizio, di cui sarebbe bene fare nome e cognome e sapere dove abita, assieme ai suoi complici è semplicemente un delinquente comune. A lui e ai suoi amici di merenda vanno addebitate ( e riscosse) tutte le spese sostenute per rimuovere l' imbrattamento e condannato a svolgere lavori socialmente utili. Tutto il resto è noia !
Alcuni utenti non li capisco: Non prendono il colpevole, si lamentano. Lo prendono, si lamentano. Condivido invece il pensiero di Marcello.
Facessero così per gli spacciatori e per i mafiosi in stazione e centro... Ci si muove solo quando si tocca l immagine dei signorotti locali