Nell'ultima settimana 89 comuni senza nuovi casi. A gennaio primi 27mila vaccini anti-Covid
L'indice Rt resta sotto l'1, il decremento dei contagi si è consolidato e la curva pandemica è in discesa, ma l'Ats invita a non abbassare la guardia. La gestione della campagna di profilassi sarà in capo alla Protezione civile
In ben 89 comuni della provincia da una settimana non si registrano casi di positività al Covid. Il dato è stato comunicato dall’Ats di Bergamo nel corso della ormai consueta call organizzata con i sindaci della Bergamasca, per aggiornarli in merito all’evoluzione della curva epidemiologica sul territorio. «Gli indicatori sono in discesa – ha specificato il dottor Alberto Zucchi, responsabile del servizio epidemiologico aziendale -. Il decremento si è consolidato: la curva pandemica è in discesa, i casi giornalieri continuano a calare così come il setting scuola è contenuto. L’invito resta però quello a mantenere la massima prudenza».
L’indice Rt si è ormai assestato sotto l’1 e notizie positive arrivano anche dall’attività di ricovero negli ospedali. Restano alcuni problemi nella Bassa bergamasca e nell’Alto Sebino, che da due settimane è risalito nell’area più critica. A livello comunale i due comuni che presentano le maggiori criticità sono quelli Solto Collina e Torre Pallavicina, mentre sono in fase di miglioramento Villa d’Adda e Fara Gera d’Adda.
La riunione è servita anche a fare il punto in merito alle future somministrazioni del vaccino anti-Covid: «rispetto ai vaccini è confermato che la gestione dipenderà direttamente dalla Protezione civile», ha spiegato il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi. L’Ats è al lavoro per individuare gli Hub presso i quali consegnare le prime dosi dei vaccini e, al momento, sono state indicate cinque strutture sanitarie quali centrali di distribuzione: Treviglio, Papa Giovanni XXII, Piario, Lovere e Seriate. Inoltre, è in corso l’individuazione delle sedi e del personale disponibile sei territori per poter eseguire le vaccinazioni. «L’indicazione è di stare sul territorio – ha aggiunto Giupponi -. Non ci sono al momento indicazioni specifiche sui requisiti delle sedi. Verrà utile il lavoro effettuato sulle sedi esterne per le vaccinazioni antinfluenzali e per i tamponi rapidi». In un primo momento saranno consegnati 27 mila vaccini, destinati in via preliminare agli operatori sanitari, agli ospiti delle Rsa e al personale delle strutture sociosanitarie.
Per quanto riguarda il capitolo relativo all’utilizzo dei tamponi rapidi, una delibera regionale «regolamenta i tamponi rapidi in particolare al di fuori del sistema sanitario regionale – ha chiarito il direttore sanitario Carlo Alberto Tersalvi -. Le categorie che possono accedere sono le attività produttive, le farmacie e le attività ambulatoriali ex Ssr. A differenza dei test sierologici, questi sono test diagnostici: non è possibile fare attività di screening. La decisione di effettuare il test è successiva alla valutazione medica e alla verifica del quadro sintomatologico. I sindaci devono preventivamente presentare un progetto ad Ats che indichi fasi e responsabilità».
Infine, risultano essere 232 i sindaci ad oggi profilati per l’accesso al Cruscotto di Sorveglianza, lo strumento approntato da Regione Lombardia per consentire la consultazione di dettaglio e la georeferenziazione dei singoli casi di Covid residenti nel comune. Si tratta di uno strumento a disposizione dei primi cittadini, che sostituisce il precedente canale informativo della Prefettura.