In Bergamasca dal 14 al 20 luglio contagi su del 75%. I dati Comune per Comune
Per la seconda settimana di fila, in provincia aumenta la media giornaliera di casi da Covid e l’incidenza complessiva
Per la seconda settimana di fila in provincia di Bergamo aumenta la media giornaliera di casi incidenti, l’incidenza complessiva dei contagi da Covid e il numero di casi positivi accertati nell’arco di sette giorni. Quest’ultimo indicatore, dal 14 al 20 luglio, è cresciuto del 75 per cento: l’Ats ha infatti conteggiato 112 positività, ossia 48 in più rispetto al setting precedente (la scorsa settimana la crescita era stata del 16 per cento).
«Dopo diverse settimane di decrescita della curva epidemica – spiega l’Agenzia di tutela della salute -, con stabilizzazione su livelli di assoluto contenimento, i dati evidenziano una chiara crescita del tasso d’incidenza». La media giornaliera dei casi è passata da 9 a 16, mentre l’incidenza settimanale è pari a 10 casi ogni 100 mila abitanti (la scorsa settimana era di 6 casi).
La rinnovata circolazione del virus ha fatto diminuire il numero di Comuni in cui non è stato accertato alcun contagio, passati da 205 a 188, ossia il 77 per cento degli enti locali bergamaschi. Di fatto, in breve tempo, i valori della curva epidemica sono tornati sui livelli del mese scorso.
«Pur rimanendo all’interno di un quadro epidemico su bassi livelli di criticità – aggiungono da via Galliccioli -, dovuti anche agli elevati livelli di copertura vaccinale, si conferma il trend d’incremento della curva». Gli unici due ambiti territoriali che restano “Covid-free” sono quelli della Valle Imagna-Villa d'Almè e dell’alta Val Seriana-Val di Scalve.
Vaccinatevi!
Con la ripresa dei contagi le autorità sanitarie rinnovano l’appello a vaccinarsi. «È necessario raggiungere un'elevata copertura completando il ciclo vaccinale per prevenire ulteriori recrudescenze, spinte da varianti più contagiose». La Delta nella nostra provincia è presente in circa il 30 per cento dei casi positivi.
Nella Bergamasca, secondo gli ultimi dati disponibili (aggiornati al 18 luglio) il 70,5 per cento della popolazione target, ossia dai 12 anni in su, ha ricevuto almeno la prima dose e il 47,2 per cento ha completato il ciclo ricevendo il richiamo. «Tuttavia questo sforzo non è sufficiente per garantire una situazione scevra da rischi».