In un mese in Bergamasca calo della curva dell'82,6%. I dati Comune per Comune
Nel corso dell'ultima settimana l'incidenza è scesa a 366 nuovi casi ogni 100 mila bergamaschi. Dal 9 al 15 febbraio accertati 4.117 contagi
In provincia di Bergamo, anche dal 9 al 15 febbraio, si conferma ampiamente il trend in diminuzione dell’epidemia: in questo lasso di tempo l’incidenza settimanale dei contagi si è quasi dimezzata, passando da 624 nuovi casi agli attuali 366 ogni 100 mila abitanti, così come sono diminuite anche le positività accertate sul territorio, nel complesso 4.117. La scorsa settimana, infatti, l’Ats di Bergamo aveva conteggiato 7.013 positivi.
«Nella settimana osservata – commenta l’Ats nel suo monitoraggio -, la media settimanale dei casi incidenti scende ulteriormente ed è pari a 588 contro i 1.002 di quella precedente» I Comuni in cui non si è contato alcun nuovo contagio salgono a 23 (la scorsa settimana erano 14) e, nello specifico sono: Averara, Blello, Bracca, Branzi, Carona, Cassiglio, Cusio, Foppolo, Isola di Fondra, Lenna, Mezzoldo, Ornica, Piazzolo, Santa Brigida, Vedeseta, Brumano, Fuipiano al Brembo, Parzanica, Viadanica, Fino del Monte, Fonteno, Bianzano e Fara Olivana con Sola.
Inoltre, aggiunge l’Agenzia di tutela della salute, nell’ultimo mese (ossia dal 15 gennaio al 15 febbraio) «la curva epidemica ha avuto un decremento dell’82,6 per cento, pari a –19.608 nuovi casi assoluti».
I territori più e meno colpiti
I territori con i tassi d’incidenza superiori alla media provinciale risultano essere gli Ambiti della Valle Imagna e Villa d'Almè (471 casi ogni 100 mila abitanti), della Val Brembana (452), della Val Cavallina (427), di Bergamo (416) e della Val Seriana (401). Sostanzialmente in linea con il dato provinciale risultano quelli degli Ambiti di Monte Bronzone e Isola Bergamasca, rispettivamente con 361 e 360 nuovi positivi ogni 100 mila bergamaschi.
Infine, le aree della Bergamasca in cui l’incidenza dei contagi è inferiore alla media provinciale sono quelle della Val Seriana Superiore-Valle di Scalve e Grumello del Monte (entrambi con 297 casi ogni 100 mila abitanti), dell’Alto Sebino (307), di Dalmine (312), di Seriate (332), di Treviglio (345) e di Romano di Lombardia (354).